mercoledì 13 settembre 2017

Lotta alla ludopatia, intesa Stato-Regioni per dimezzare le sale da gioco in tre anni

L’accordo apre all’autonomia degli enti locali nel decidere sulle distanze dei punti gioco dai luoghi sensibili, come scuole e chiese, e sulle fasce orarie di chiusura. E prevede la diminuzione dei punti gioco e delle slot presenti sul territorio da qui a tre anni

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La Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome ha approvato la proposta di intesa Stato-Regioni sulle caratteristiche dei punti di gioco pubblico, nonché i criteri per la loro distribuzione e concentrazione territoriale. L'intesa prevede la diminuzione, in tre anni, dei punti gioco, dagli attuali 98.600 a circa cinquantamila e delle Awp (le slot), dalle circa 400 mila a 265 mila entro il 30 aprile 2018, con un taglio percentuale del 35%. Inoltre "le disposizioni specifiche in materia, previste in ogni Regione o Provincia autonoma, se prevedono una tutela maggiore, continueranno comunque ad esplicare la loro efficacia". Inoltre "le Regioni e le Province autonome ai fini del contrasto delle patologie afferenti alla dipendenza da gioco d'azzardo, potranno prevedere forme maggiori di tutela per la popolazione". 
L'accordo permetterà quindi di "regolare la distribuzione dell'offerta di gioco diffusa nel territorio, tenendo conto delle accresciute esigenze sociali e dei fenomeni di dipendenza patologica osservati, sia per mezzo della riduzione dei volumi di gioco e dei punti vendita (tra l'altro con una significativa riduzione del numero di slot machine), sia per mezzo di disposizioni e di criteri applicativi da parte delle Regioni e degli Enti locali riguardo alla distribuzione territoriale, alle fasce orarie di esercizio, di accesso al gioco, di monitoraggio e di visibilità dei punti gioco".
Un lavoro faticoso, lungo, ma alla fine di grande soddisfazione. L’intesa sul riordino dei punti di raccolta del gioco pubblico segna uno spartiacque importantissimo, perché avvia un’azione di contrasto alla ludopatia e di contenimento del gioco d’azzardo”, ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini.
"Abbiamo finalmente raggiunto l’intesa sul riordino del settore del gioco d’azzardo. Un riordino che afferma il potere dei Comuni di stabilire orari di apertura delle sale e distanze minime da scuole, chiese e oratori – ha detto il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro  – Come sindaci abbiamo ottenuto quello che volevamo, quello che le nostre comunità, le associazioni attive sul territorio, la rete del sistema sociale che ha a che fare ogni giorno con la ludopatia, ci chiedevano. Lo sintetizzo in tre punti essenziali: si dimezzano in tre anni i punti gioco e le macchinette più vecchie vengono rottamate e solo in parte rimpiazzate con altre collegate direttamente con i Monopoli di Stato; noi sindaci decidiamo le fasce orarie di chiusura, fino a sei ore consecutive al giorno, di queste attività e imponiamo la loro distanza da tutti i luoghi che riteniamo sensibili, come scuole e chiese; aumenta lo standard di qualità e sicurezza dei punti gioco nei quali dovranno essere assicurati accesso selettivo, tramite l’identificazione con documento del giocatore, e la videosorveglianza, non potranno essere esposte immagini eccessive che inducano al gioco, e il personale dovrà essere formato anche sul contrasto al gioco d’azzardo”.


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