Riceviamo:
La
strage di Marzabotto, uno dei più raccapriccianti ricordi della
Storia del Novecento, è fonte di ispirazione del nuovo “Follie
di fine estate”,
il folgorante esordio del fiorentino Samuele
Cau edito da Bonfirraro ed entrato a pieno diritto della collana
romanzo
B.
L’uscita
nelle librerie è prevista per il prossimo 29 settembre, proprio in
occasione della commemorazione dell’atroce eccidio nazista,
consumatosi, appunto, tra il 29 settembre e il 5 ottobre del 1944 nei
centri dell’appennino bolognese e frutto della più tragica follia
umana, voluto dalle SS come azione di rastrellamento nei confronti
delle formazioni partigiane. Ma se Marzabotto è soltanto uno spunto
per elaborare l’intricato e denso racconto, che contempla anche una
struggente storia d’amore, “follia” e “resistenza” sono,
invece, i temi - cardine attorno a cui l’autore ha realizzato
l’intera struttura del romanzo, inserendovi altri luoghi e vicende
originali, frutto della sua prolifica fantasia, e costruendo tre
personaggi emblematici, sui quali calca la mano fino alla rivelazione
di qualcosa di misterioso e indicibile.
Il
protagonista è Santo Bellomo, un uomo di mezza età che torna in
Sicilia esausto per le conseguenze fisiche e psicologiche che ha
dovuto subire a causa della dittatura argentina. Qui, a San Vito Lo
Capo, in compagnia di alcuni nuovi amici bontemponi, deciderà di
riannodare i fili del suo passato, rimbalzando nel tempo e nella
memoria, alla ricerca di qualcosa che ha segnato la loro storia
individuale e la Storia degli uomini in modo indelebile. La penna del
fiorentino, adesso residente a Calenzano, ma a lungo rimbalzato per
ragioni professionali tra il Marocco, la Spagna, l’Estremo Oriente
e, ovviamente, il Sudamerica, è intrisa di colori e profumi di tutti
gli angoli del mondo, avendo incontrato usi, tradizioni e ricordi di
popolazioni tra loro diversissimi. Ed ecco che in Follie di fine
estate c’è il succo di tutta questa umanità, gioiosa e
disperata, confusa e inerme…
Esordisce,
dunque, con una buona e convincente prova d’autore, Cau, che si è
avvalso per questo del prestigioso endorsement letterario del
giornalista Alessandro
Cannavò, caporedattore del Corriere
della Sera:
«I
ricordi sono come la risacca del mare, arrivano e si ritirano, ma poi
lasciano sempre qualche importante verità -
scrive il figlio dell’indimenticabile Candido nella quarta di
copertina - Samuele
Cau intreccia due tra i tanti momenti brutali della Storia del
Novecento nel posto più lontano e protetto da dolorose datazioni,
una Sicilia balneare fuori stagione e dunque senza Tempo. I legami di
amicizia che si annodano, conditi da profumi e sapori culinari e da
uno spirito goliardico e vernacolare, preparano a fuoco lento
risposte a tormenti esistenziali. Cau utilizza con abilità questo
doppio registro in una narrazione che scorre sull’Attesa. La
migliore strategia per ritrovare un senso di giustizia».
Tra
colpi di scena, protagonisti che hanno realmente segnato la storia
bellica italiana, pulsioni affettive e tenere che squarciano le nubi
dell’odio, queste pagine raccontano davvero di una resistenza
personale, quella di ogni uomo, contro le traversie della Storia in
un affascinante viaggio letterario, che si snoda dalla Sicilia
all’Argentina, che entra a pieno titolo nel dibattito culturale
sulla letteratura civile tramutata in parola che interpreta,
trasfigura e giudica il reale.
Il
romanzo è disponibile in anteprima sul sito dell’editore
bonfirraroeditore.it in
tutti gli store online e nelle librerie online Mondadoristore e
Feltrinelli.it.
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