venerdì 22 settembre 2017

La strage di Marzabotto raccontata nel folgorante esordio di Samuele Cau

Riceviamo: 

La strage di Marzabotto, uno dei più raccapriccianti ricordi della Storia del Novecento, è fonte di ispirazione del nuovo “Follie di fine estate”, il folgorante esordio del fiorentino Samuele Cau edito da Bonfirraro ed entrato a pieno diritto della collana romanzo B.

L’uscita nelle librerie è prevista per il prossimo 29 settembre, proprio in occasione della commemorazione dell’atroce eccidio nazista, consumatosi, appunto, tra il 29 settembre e il 5 ottobre del 1944 nei centri dell’appennino bolognese e frutto della più tragica follia umana, voluto dalle SS come azione di rastrellamento nei confronti delle formazioni partigiane. Ma se Marzabotto è soltanto uno spunto per elaborare l’intricato e denso racconto, che contempla anche una struggente storia d’amore, “follia” e “resistenza” sono, invece, i temi - cardine attorno a cui l’autore ha realizzato l’intera struttura del romanzo, inserendovi altri luoghi e vicende originali, frutto della sua prolifica fantasia, e costruendo tre personaggi emblematici, sui quali calca la mano fino alla rivelazione di qualcosa di misterioso e indicibile.
Il protagonista è Santo Bellomo, un uomo di mezza età che torna in Sicilia esausto per le conseguenze fisiche e psicologiche che ha dovuto subire a causa della dittatura argentina. Qui, a San Vito Lo Capo, in compagnia di alcuni nuovi amici bontemponi, deciderà di riannodare i fili del suo passato, rimbalzando nel tempo e nella memoria, alla ricerca di qualcosa che ha segnato la loro storia individuale e la Storia degli uomini in modo indelebile. La penna del fiorentino, adesso residente a Calenzano, ma a lungo rimbalzato per ragioni professionali tra il Marocco, la Spagna, l’Estremo Oriente e, ovviamente, il Sudamerica, è intrisa di colori e profumi di tutti gli angoli del mondo, avendo incontrato usi, tradizioni e ricordi di popolazioni tra loro diversissimi. Ed ecco che in Follie di fine estate c’è il succo di tutta questa umanità, gioiosa e disperata, confusa e inerme…
Esordisce, dunque, con una buona e convincente prova d’autore, Cau, che si è avvalso per questo del prestigioso endorsement letterario del giornalista Alessandro Cannavò, caporedattore del Corriere della Sera: «I ricordi sono come la risacca del mare, arrivano e si ritirano, ma poi lasciano sempre qualche importante verità - scrive il figlio dell’indimenticabile Candido nella quarta di copertina - Samuele Cau intreccia due tra i tanti momenti brutali della Storia del Novecento nel posto più lontano e protetto da dolorose datazioni, una Sicilia balneare fuori stagione e dunque senza Tempo. I legami di amicizia che si annodano, conditi da profumi e sapori culinari e da uno spirito goliardico e vernacolare, preparano a fuoco lento risposte a tormenti esistenziali. Cau utilizza con abilità questo doppio registro in una narrazione che scorre sull’Attesa. La migliore strategia per ritrovare un senso di giustizia».
Tra colpi di scena, protagonisti che hanno realmente segnato la storia bellica italiana, pulsioni affettive e tenere che squarciano le nubi dell’odio, queste pagine raccontano davvero di una resistenza personale, quella di ogni uomo, contro le traversie della Storia in un affascinante viaggio letterario, che si snoda dalla Sicilia all’Argentina, che entra a pieno titolo nel dibattito culturale sulla letteratura civile tramutata in parola che interpreta, trasfigura e giudica il reale.
Il romanzo è disponibile in anteprima sul sito dell’editore bonfirraroeditore.it in tutti gli store online e nelle librerie online Mondadoristore e Feltrinelli.it.


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