Sindaci,
assessori e consiglieri comunali di tutta Italia hanno dato vita alla
rete, L'Italia in Comune, nata per diffondere e condividere le buone
pratiche amministrative. Tra di loro c'è Simone Righi, assessore del
Comune di Marzabotto, che ha presentato il progetto 'Panico
Collettivo', la cui finalità è quella di valorizzazione una delle
più belle presenze medievali dell'Appennino, la chiesa romanica di
Panico, piccolo gioiello storico - architettonico inspiegabilmente
poco conosciuto.
“Panico
Collettivo” - spiega l'assessore
- è un progetto di sostenibilità ambientale e sociale che non si è
ancora concluso. Si tratta di un esperimento di progettazione
urbanistica partecipata presentato dal Comune di Marzabotto con il
coinvolgimento di diversi enti (Istituto Nazionale Urbanistica e
Provincia di Bologna) per la riqualificazione di Panico, una piccola
frazione di 250 abitanti, con diverse sensibilità (anziani,
pendolari, residenti storici) caratterizzata da una pieve romanica
del 1100, tra quelle meglio conservate dell'Appennino Bolognese.
Crediamo molto nell'idea che ci sia un'Italia che funziona, e per
questo abbiamo voluto condividere la nostra esperienza: al nostro
progetto infatti, oltre a diversi architetti che hanno apportato il
loro contributo tecnico, ha partecipato con entusiasmo la popolazione
tramite la consulta di frazione che ha voluto condividere le proprie
esigenze. Condivisione e partecipazione sono due elementi
fondamentali per realizzare buone scelte
amministrative, per cui, oltre a quello tenutosi a Panico, stiamo
lavorando ad altre esperienze laboratoriali di progettazione
partecipata, per esempio nelle aree compromesse dalla Variante di
Valico, auspicando che i progetti siano poi cantierabili”.
In
soli 9 mesi di vita, Italia in Comune ha organizzato ben 3 incontri
nazionali: a Cerveteri (Lazio), Verbania (Piemonte) e Signa e Poggio
a Caiano (Toscana). Nelle tre date hanno partecipato più di 400
amministratori locali coinvolgendo quasi 200 Comuni da ogni regione
della penisola. Sono state condivise oltre 40 buone pratiche (tutte
disponibili sul sito www.italiaincomune.it).
Nei diversi incontri sono stati presenti ospiti di grande prestigio
dal Sottosegretario MIBACT on. Ilaria
Borletti Buitoni,
al Presidente della Commissione Cultura al Parlamento Europeo on.
Silvia
Costa,
dall'associazione Libera, al Banco Alimentare, alla Fondazione Nilde
Iotti e molti altri rappresentanti delle istituzioni, del mondo
accademico e dall'associazionismo.
Il
primo anno di lavoro sarà celebrato in un nuovo incontro nazionale
che si terrà a Marzo a Cerveteri (RM). È già pervenuta le
disponibilità di molte città italiane ad ospitare le prossime tappe
di Italia in Comune. I prossimi appuntamenti sono previsti nel Sud e
nelle due Isole. Tra gli obiettivi del 2016 c’è sicuramente quello
di creare tavoli di lavoro tematici e regionali al fine di
raggiungere e coinvolgere il maggior numero di amministrazioni
locali.
I
comuni dell’Appennino bolognese stanno poi lavorando per potere
ospitare un evento nazionale sul territorio per valorizzare i tanti
buoni amministratori presenti.
I
resoconti degli incontri, i testi delle delibere approvate nei Comuni
d’Italia e l’elenco delle buone pratiche pervenute sono
pubblicate sul sito www.italiaincomune.it
.
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