Dalla redazione di Radio Frequenza Appennino
La paura e la consapevolezza che spesso le cose ci sfuggono di mano sono sensazioni che ci accompagnano sempre, figuriamoci nel mondo del calcio, dove un solo pallone può determinare l'esito di una partita.
Questo pomeriggio, ad Udine, Udinese e Bologna hanno disputato una partita assai divertente, con parecchie occasioni da gol e non solo. A spuntarla sono stati i rossoblu, che volano quindi a 33 punti staccando i friulani.
Ma non è stata una passeggiata, anzi, in alcune fasi della partita tutti i tifosi del Bologna avevano il timore che nessuno sarebbe riuscito a trafiggere Karnezis.
Il fattore Destro, che ora entra di diritto tra i pensieri di Conte per l'Europeo, non era stato considerato, e si è rivelato nuovamente determinante.
Ma andiamo con calma e ripercorriamo le azioni salienti di questa partita.
Donadoni sorprende, ma non troppo, nella scelta dell'11 iniziale, con Morleo e Mbaye terzini e Maietta al fianco di Gastaldello, a protezione della porta di Da Costa.
Per il resto formazione tipo, con il centrocampo e l'attacco che non subiscono variazioni. La parte iniziale del primo tempo è a tinte rossoblu, con tantissime occasioni per i felsinei, prima su tutte quella di Donsah, con il centrocampista ghanese che, in area, non stoppa al meglio il pallone, favorendo l'intervento di Armero. Due minuti dopo Mounier, apparso quest'oggi davvero in forma, ruba palla ad Hallfredsson e tira in porta trovando la deviazione di un difensore di casa che spedisce la palla contro il palo a Karnezis battuto.. Sull'angolo seguente Mbaye, con un raffinato colpo di tacco, spedisce la palla in area, sulla quale Maietta non arriva per pochi centimetri. E l'ultima occasione del Bologna nel primo tempo capita nuovamente sui piedi, o meglio sulla testa, di Donsah che non inquadra la porta nonostante un grandissimo inserimento. Da questo momento in poi è l'Udinese che prende le redini del gioco ed inizia a macinare chilometri e a creare occasioni da rete: prima i friulani colpiscono un palo con l'aiuto di Da Costa che, deviando quel tanto che basta un colpo di testa di Thereau, si salva con quel pizzico di fortuna che sempre serve, poi sempre Thereau serve un assist di testa a Matos che, da due passi, non incoccia la sfera. Finisce qui il primo tempo caratterizzato da due fasi di gioco ben distinte, la prima ha visto il Bologna dominare mentre nella seconda l'Udinese ha preso coraggio e, grazie ad un centrocampo molto tecnico, ha iniziato a creare più di qualche grattacapo alla retroguardia petroniana. Al via la ripresa che vede i bianconeri sempre in possesso della zona nevralgica del campo, trovando di fronte a sé un Bologna apparentemente stanco e incapace di reagire. Dopo qualche cambio con l'intento di modificare l'andamento del match, come l'ingresso in campo di Mounier per i felsinei e Zapata per i friulani, è ancora Thereau che preoccupa, e non poco, i mille tifosi bolognesi accorsi in trasferta, con il tiro del francese che termina di poco a lato. Ma nel momento migliore dell'Udinese è il Bologna che passa avanti, con il solito, determinante Mattia Destro: il numero 10 entra in area, si sposta il pallone sul destro eludendo l'intervento di due difensori e, con una potente conclusione, trafigge il portiere e scaccia fantasmi, voci pesanti sul suo conto e si prende una bella rivincita nei confronti di tutti coloro che lo hanno sempre e comunque criticato.
Che bel modo di passare la festa degli innamorati, quando il tuo cuore batte sempre, o quasi, per quei due bellissimi colori che, accostati, creano una sinfonia magica, quasi ipnotica. Che bello innamorarsi del Bologna!
Nell'ultimo quarto d'ora l'Udinese va vicinissima al pareggio, cogliendo tra l'altro anche un altro legno, ma quest'oggi Da Costa non lo trafigge nessuno, nessuno riesce a battere la difesa del Bologna, nemmeno l'eterno Di Natale, entrato in campo negli ultimi minuti.
Che dire di questa vittoria sofferta, sudata e, alla fine, meritatamente conquistata? Probabilmente la gioia e la felicità dipinte sul volto di qualsiasi tifoso bolognese basterebbero e, forse, sarebbero più efficaci di una lunga sfilza di termini e frasi. E se, in giorni come questo, l'amore sembra non sorriderti, ricorda che il Bologna non ti tradisce ma, anzi, ti regala molte più gioie che, combinate con sofferenza, creano una storia romantica unica. Tornando alla partita, quest'oggi si è vista la grinta e il carattere propri dei rossoblu che non dovrebbero mai mancare, anche in partite come questa. Maietta come al solito monumentale, un gladiatore che incarna perfettamente lo spirito guerriero dei ragazzi di Donadoni. Tutti ampiamente sufficienti, con menzione d'onore a Destro, attualmente uno degli attaccanti italiani più in forma, capace di risolvere una partita complicata con una singola giocata. Venerdì ci sarà la partita più attesa da tutto il mondo rossoblu con la Juventus, attualmente prima in classifica, che verrà a trovare i felsinei nella loro tana, con la speranza che ne esca con le ossa rotte e con pochi punti nel taschino. Con la consapevolezza che, con una squadra del genere, in pochi possono mettere sotto il bellissimo gioiellino di stampo "Donadoniano".
(Foto di Mondo Udinese)
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