lunedì 29 febbraio 2016

Novità sulla formaldeide : un inizio di indagine che promette futuri sviluppi a tutela dei cittadini .




Enrico Lavini   torna sull'argomento formaldeide con un aggiornamento seguito a ricerche e a indagini da lui svolte in questo periodo:
 


Con l'obbiettivo di mantenere viva l'attenzione all'esposizione alla formaldeide, contattandodirettamente l'Ente regionale ARPA sezioneMonitoraggio e Valutazione Aria, sono stato informato  che al momento lo stesso Ente di controllo non effettua misurazioni della concentrazione di formaldeide. 
E' previsto però l'avvio di questo genere di rilievi nel sito di San Pietro Capofiume, nel comune di Molinella. L'inizio delle misurazioni in questa unica  postazione regionale dovrebbe avvenire nel corso del 2016 o al più tardi nel 2017 in base a quanto comunicatomi da responsabile ARPA La stazione di monitoraggio di San Pietro Capofiume è stata indicata dal DM 29/11/2012 come facente parte della rete nazionale di monitoraggio dei precursori dell'ozono.

La formaldeide, oltre a essere emessa direttamente da veicoli e attività produttive, deriva anche dall'ossidazione fotochimica degli idrocarburi presenti nell'atmosfera. La sua degradazione avviene attraverso reazioni fotochimiche che conducono alla formazione di ozono
Per questo motivo tecnico la formaldeide ricade nel numeroso gruppo di sostanze definite "precursori dell'ozono".
Nella stazione di San Pietro Capofiume, come nelle altre tre della rete nazionale, verranno misurate contemporaneamente sia le concentrazioni di numerosi precursori dell'ozono, sia quelle dell'ozono stesso assicura l'ARPA.
Il sito nel comune di Molinella, rispetto agli altri tre, possiede la peculiarità di essere ubicato in un'area rurale, piuttosto distante da qualsiasi emissione rilevante di inquinanti. Di conseguenza potrà fornire indicazioni di come la distanza dalle fonti di inquinamento possa influire sull'evoluzione della composizione dell'atmosfera, in particolare per quanto riguarda la formazione dell'ozono e la degradazione dei suoi precursori. Questa possibilità ha influito sulla scelta specifica di questo sito, che sarà rappresentativo di un'ampia porzione della pianura emiliano romagnola
E' auspicabile che si riesca quindi ad effettuare correlazioni per deduzioni da un iter di valutazione indiretta dell'agente chimico oggetto del presente articolo. Magari in futuro non si esclude che anziché optare per la scelta di marker di correlazione, sia tecnicamente fattibile un'indagine di tipo diretto dell'aldeide formica aerodispersa sul territorio.




2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma alla basf ex ciba di Pontecchio non lavorano la formaldeide?

Anonimo ha detto...

Infatti, sarebbe opportuno una indagine seria e mirata.
Se non la fanno vuol dire che noi scriviamo a sproposito oppure che non interessa più di tanto la salute degli abitanti della valle del reno.
Chi sa risponda ed illunini me ( forse noi ) ignoranti
alan delon