giovedì 18 febbraio 2016

Allarme 'truffa' per gli automobilisti. L'ultima tecnica per rubare l'auto è quello della' corda' e quella del bigliettino per estorcere il corrispettivo di un danno fittizio.

L'allarme di un lettore: 
 
Attenti alla corda. Dopo la truffa dello specchietto, della pietra, della ruota bucata adesso i malviventi hanno inventato un nuovo metodo per derubare l’automobilista del suo veicolo. E’ già successo a Napoli, dove un uomo ha segnalato alle forze dell’ordine la trappola che gli è stata tesa dai balordi proprio davanti alla sua auto. Ma ha capito il “giochetto” ed è riuscito a scappare via. Intorno alla mezzanotte, mentre si trovata in zona Flegrea, l’automobilista si è ritrovato dinanzi una corda passata da un parte all’altra della strada, ad altezza parabrezza, in modo molto teso. L’ha vista all’ultimo momento ed è riuscito a frenare. La corda si è spezzata ma per fortuna ha causato solo il danno ai tergicristalli. Nel momento in cui l’automobilista ha rallentato però, senza scendere dall’auto, ha notato dallo specchietto di sinistra due uomini avvicinarsi a lui. Lui ha accelerato ed è scappato via. Ma poteva finire diversamente, con i due balordi che si mettevano alla guida dell’auto e scappavano. L’attenzione delle forze dell’ordine è altissima e si teme che il “metodo” possa diffondersi velocemente.

Il bigliettino -  Non solo il furto dell’automobile. L’automobilista può rimanere vittima di altri raggiri. L’ultimo molto diffuso è quello del bigliettino sul parabrezza. E consiste nel mettere un piccolo pezzo di carta che sembra una multa. Invece è, appunto, un “pizzino” su cui qualcuno scrive a mano che durante la manovra di parcheggio avete urtato l’auto davanti o dietro di voi. Il truffatore vi chiede di trovare un accordo per non fare la constatazione amichevole di incidente. Il consiglio è di non cedere e di avvisare subito le forze dell’ordine mostrando il bigliettino. Polizia, Vigili e Carabinieri sono stati già allertati su questa pratica che si sta diffondendo in tutt’Italia.

Nessun commento: