lunedì 21 gennaio 2013

Da settembre a novembre, quattordici furti ai danni della stessa tabaccheria.




Avevano preso ‘la loro tabaccheria preferita’ per un comodo bancomat e hanno prelevato quanto era prelevabile per ben quattordici volte.
Uno dei malviventi, non pago del semplice furto che pareva passare inosservato, è arrivato persino alla rapina.
A compiere le ‘strategiche’ razzie era un trio di clienti abituali di una tabaccheria della bassa bolognese. Uno dei tre distraeva chi era alla vendita proponendosi per un acquisto di oggetti lontani dal banco. Quando il rivenditore si spostava, il complice si riempiva le tasche di cose di scarso volume e di forte valore, come ‘pacchetti di gratta e vinci’. Dopo l’ennesimo ammanco e la certezza di aver subito il furto, i gestori hanno deciso di visionare attentamente le registrazioni della videosorveglianza anche dei mesi precedenti  e con loro stupore si sono resi conto di essere stati derubati per ben altre 13 volte.  
Protagonisti dei furti ‘aggravati’, G.G., 36enne di Trinitapoli (FG), B.L., 32enne e F.G., 49enne, entrambi di Bologna. G.G. è indagato, assieme a C.M., 41enne di Contarina (RO), anche per la rapina messa a segno venerdì pomeriggio sempre ai danni della titolare della medesima tabaccheria. La donna, sotto la minaccia di un coltello, è stata costretta a consegnare 11.000 euro. C.M. è stato arrestato in flagranza, mentre B.L. è stato individuato e denunciato qualche ora più tardi dagli stessi militari.
La rapina rappresenta il vertice della serie di episodi criminosi, perpetrati sempre ai danni della stessa tabaccheria, cominciati nel mese di settembre e proseguiti fino alla sera del 22 novembre, quando il padre della tabaccaia si è rivolto ai Carabinieri per denunciare il furto di diversi pacchi contenenti biglietti ‘Gratta e Vinci’ e quindici ricariche telefoniche, per un valore complessivo di 5.100 euro.
Il titolare della tabaccheria ha visionato le immagini del proprio impianto di video-sorveglianza e si è accorto che alle 18,06, un uomo, vestito con una tuta grigia, aveva preso dal cassetto del bancone i preziosi biglietti di carta, mentre la figlia,  distratta da una complice, descritta come una donna bionda, ma forse un transessuale, faceva vedere delle carpette esposte dalla parte opposta del negozio rispetto al bancone. Considerando la concreta possibilità che tale ‘pantomima’ si fosse già verificata in precedenza al fine di compiere analoghi furti, il tabaccaio ha visionato le immagini registrate anche nei mesi precedenti.
La visione ha appurato che, con lo stesso modus operandi e con la saltuaria partecipazione di una terza persona, erano stati compiuti altri tredici furti con destrezza, per un danno complessivo di circa 60.000 euro.
I tre avevano una discreta familiarità con i gestori e ciò ha consentito loro di muoversi con disinvoltura nel negozio, approfittando della minore attenzione che i titolari rivolgevano loro. Dei tre malviventi, soltanto il transessuale ha precedenti di polizia mentre gli altri due sono incensurati.
I tre sono stati, oltre che deferiti, anche raggiunti da una ordinanza di custodia cautelare emessa dall’Ufficio GIP il 15 gennaio scorso ed eseguita lo scorso 19 gennaio. L'ordinanza ha disposto gli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni (due a Bologna e uno in provincia di Foggia).

Comando Provinciale Carabinieri di Bologna

2 commenti:

Anonimo ha detto...

restituire tutto fino all'ultimo centesimo anche se hanno già speso (sequestro auto, casa, beni etc.).

solo dopo la parola al giudice per la questione penale, che tanto non interessa nemmeno loro figuriamoci le vittime.

Anonimo ha detto...

Tanto in questa Italia i delinquenti nostrani e la feccia europea trova sicuro rifugio, sono trattati meglio loro che le persone oneste.
Poi l'esempio viene dai nostri politici......