mercoledì 29 marzo 2017

E' nato un ponte pedonale sul fiume Reno: oggi taglio del nastro inaugurale.

L'opera fa parte dell'investimento complessivo di 890 mila euro per cantieri realizzati e progettati nel 2016 dalla Renana, in sinergia con i Comuni dell'Unione dell’Appennino Bolognese, di cui 462 mila euro resi disponibili direttamente dal Consorzio


Riceviamo:


E stato inaugurato oggi, mercoledì 29 marzo, a Marano di Gaggio Montano il ponte che collega i territori di Gaggio Montano e Grizzana Morandi.
La struttura che collega i due comuni dell’Appennino era in condizioni pessime: fu realizzato nel 1965 dall'allora Consorzio montano dell'Alto Reno e cinquant'anni dopo presentava parecchi segni del tempo passato. Oggi è tornato come nuovo, perfettamente agibile, grazie all'intervento della Bonifica Renana.
L'intervento di restauro del ponte ha comportato un investimento totale di 60 mila euro, suddiviso in parti uguali tra i cinque promotori dell'opera che parteciperanno all'evento: Elisabetta Tanari, Graziella Leoni e Mauro Brunetti, sindaci rispettivamente dei Comuni di Gaggio Montano, Grizzana Morandi e Castel di Casio ed i responsabili degli altri organismi cofinanziatori: Giovanni Tamburini, presidente della Bonifica Renana e Daniela Montani di Hera Spa.
I tre sindaci commentano a proposito “Siamo riusciti a riconsegnare alla cittadinanza un’opera sicura e fruibile, che era stata chiusa e rischiava di essere demolita. Abbiamo deciso di renderla esclusivamente pedonale e ciclabile per due ragioni: la prima è che c’è già un ponte carrabile qui vicino, e investire molte risorse pubbliche per adeguarne un secondo non aveva molto senso; la seconda è ci è piaciuta l’idea di uno spazio sul fiume dove i cittadini possono passeggiare serenamente, con la bici o a piedi”.
L'opera di rifacimento dei parapetti e del manto stradale sulla passerella, così come la messa in sicurezza delle parti usurate, garantirà ancora lunga vita a questa infrastruttura, utile per il transito pedonale e ciclabile, a servizio delle comunità locali. L'intervento si è reso necessario anche perché un'altra indispensabile funzione svolta dal ponte sul Reno di Marano è fornire il supporto alla sottostante condotta di Hera che serve per le reti idriche e gas per i cittadini di quest'area montana.
Un'opera, quindi, volta al miglioramento delle condizioni di fruibilità del territorio collinare e montano e che rientra nel Piano degli interventi 2016 promosso dalla Bonifica Renana, in condivisione con l’Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese. Infatti, grazie alla recente legge regionale (7/2012), la Bonifica Renana ha visto riconosciuto il proprio ruolo nella difesa del territorio collinare e montano dal dissesto idrogeologico. Questa evoluzione normativa, grazie alla sinergia con gli enti locali, ha consentito nel 2016 un investimento complessivo di 890 mila euro per opere a servizio dell'area dell'Unione Appennino Bolognese, di cui 462 mila investiti direttamente dal Consorzio.
Nell'ambito delle risorse programmate per l'intera Unione, 176 mila euro sono state destinate direttamente ad interventi nei tre comuni di Gaggio Montano, Grizzana Morandi e Castel di Casio.


7 commenti:

Anonimo ha detto...

quante serenate.

hanno utilizzato i soldi di anonimi cittadini dotati di codice fiscale.

inutile intestarsi eventi non dipendenti dalla propria volontà.

Anonimo ha detto...

E intanto i politici pontificano.....

Anonimo ha detto...

Ah, ecco perchè le tariffe della Bonifica Renana l'anno scorso sono quasi raddoppiate,dovevano costruire questa passerella.
Viva l'Italia.

Anonimo ha detto...

Un bel progresso!

Pendolare che prende il treno ha detto...

non metto in dubbio l'utilità di questo ponte per gli abitanti della frazione di Marano che così lo possono attraversare… per andare poi dove? Invece voglio porre l'attenzione su un altro ponte. Trattasi di quello sempre sul Reno in località Silla, in prossimità della stazione ferroviaria, che invece collega le due sponde comunali… ad unico senso di marcia alternato con semaforo, non esistono marciapiedi, i pedoni che incrociano gli autoveicoli devono sempre avere fortuna di non fungere da bersaglio per gli stessi… specie furgonati e suv, con l'oscurità la cosa si complica, non ci sono illuminazioni e pure il sottoscritto ha rischiato diverse volte di venire falciato. A nessuno è mai capitato lo stesso problema e si è mai chiesto perché non viene sistemato? Forse costa troppo allargare il ponte e fornirlo di marciapiedi pedonali adeguati, ma almeno illuminarlo? Cosa aspettano le amministrazioni interessate che ci scappi il morto? Credo che a mettere almeno un faretto centrale, a led alimentato col fotovoltaico, che quindi non consuma neppure energia non sarebbe costato 60.000 euro come il ponte di Marano… che ne dite? boh

Anonimo ha detto...

Da carrabile a pedonale, un bel passo avanti!

Anonimo ha detto...

D'accordo per una migliore illuminazione sul piccolo ponte di Silla, e' il minimo, ci vorrebbe anche il resto.