venerdì 31 marzo 2017

Un nuovo 'Sì' da Roma per il 'tubone' di Casalecchio di Reno. Sarà la volta buona ? E la ferrovia ?

Un commento sul post "Le valli del Setta e del Reno destinate a morire s..." ci ha colpiti poiché in parte 'smentisce' la critica di scarsa attenzione al problema logistico-viario, che evidenzia ritardi colpevoli. Il commento infatti riporta:

Via libera dal Cipe al tratto nord del cosiddetto “nodo di Casalecchio di Reno” (Bologna). L’approvazione è arrivata nella seduta di ieri pomeriggio del Comitato interministeriale per la programmazione economica.

“Portiamo a casa un’altra opera strategica per la rete infrastrutturale bolognese e metropolitana, che era attesa da molti anni da tutto il territorio”. Queste le parole di soddisfazione espresse dall’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini.

Si tratta infatti della variante alla SS64 Porrettana nel tratto di attraversamento del centro abitato di Casalecchio di Reno, quello più critico perché interessato dai maggiori volumi di traffico.

“Ancora una volta il gioco di squadra tra Regione, Comune di Casalecchio, Anas e Governo ci ha permesso di raggiungere un risultato importantissimo- aggiunge Donini -. Un ringraziamento particolare al ministero delle Infrastrutture ed Anas, con cui abbiamo lavorato proficuamente per sbloccare finalmente quest’opera, che potrà essere cantierata già nel prossimo anno. Entro la fine del mandato sulla città Metropolitana di Bologna si apriranno cantieri per 1 miliardo e mezzo di euro”.

L’opera vale 160 milioni, a cui si aggiungeranno i 60 dello stralcio sud. A queste risorse si sommano 700 milioni previsti per il passante autostradale di Bologna, comprensivi del completamento del nodo di Rastignano, in parte già cantierato, e della lungo Savena, dell’intermedia di pianura con il nuovo ponte sul Reno e del nodo di interporto-Centergross; 40 milioni per la complanare nord di San Lazzaro; 332 per il Servizio ferroviario metropolitano e 70 per investimenti ferroviari; infine, 120 milioni di euro per il people mover, già in cantiere.
“Avevamo detto- conclude Donini- che questa sarebbe stata la legislatura dove i progetti si dovevano tradurre in cantieri, lo stiamo facendo. In meno di due anni abbiamo ottenuto finanziamenti certi per tutto il nodo bolognese”.

Si rimane comunque stupiti poiché all'indomani dei rilievi sulla disattenzione registrata per la viabilità su strada e su ferro ai danni delle due valli, si sveglia il CIPE e approva il 'tubone' di Casalecchio di Reno: l'opera verrà 'cantierata' il prossimo anno. Sarà poi vero? O siamo di fronte all'ennesima notizia che semplicemente allontana nel tempo un impegno che non si vuole onorare?
D'altronde 'sto CIPE ha già approvato una infinità di volte l'opera e già da tempo i politici locali hanno assicurato che tutto l'iter burocratico regionale e 'romano' era felicemente approdato al 'sì' conclusivo e di questo si vantavano.
Rilevate le 'dovute' perplessità, c'è da chiedersi perchè è stata dimenticata la ferrovia Porrettana di servizio a un bacino non secondario nel panorama operativo provinciale. E' ancora quella ereditata dal Regno dei Savoia e aspetta la 'dovuta' attenzione e l'adeguamento ai tempi d'oggi. Tra l'altro il 'famoso' tubone si sa che ospiterà soltanto la viabilità su gomma e non prevede l'interramento della linea ferroviaria, come previsto dal progetto iniziale. Opera questa che avrebbe dato una risolutiva risposta, anche dal punto di vista ambientale, alla buona vivibilità in una cittadina come Casalecchio che soffre ormai da troppo tempo di un soffocamento dovuto alla concentrazione di traffico ferroviario e veicolare. Proprio l'interramento della ferrovia darebbe una importante striscia 'verde', un possibile parco nel centro cittadino e riporterebbe Casalecchio a uno standard di vita più salubre.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Ci credo quando vedrò iniziare i lavori.

Anonimo ha detto...

Ma quante volte il CIPE ha approvato questo nodo di Casalecchio ?

La ferrovia non c'e' e il resto chissà quando verrà, non dico cantierato, ma reso percorribile.

E' da 30 anni che se ne parla.

Molte parole e altrettanti pochi fatti.

SARCHIAPONE ha detto...

io invece ci credo quando vedro' i lavori ultimati e posso transitarci!!!!!

santandrea ha detto...

Promesse elettorali !!!!!!!

Anonimo ha detto...

Se avessimo un euro per ogni volta che l'opera e' stata "approvata" e promessa come imminente saremmo tutti ricchi. Il fatto e' invece che presto si vota e il PD ha un bisogno disperato di non perdersi anche l'Emilia!

Anonimo ha detto...

Le solite promesse, ma non si rendono conto che ormai hanno perso di credibilità? ma chi è che ci crede ancora? compagnoski col paraocchi?

Cesare Zecca ha detto...

Ogni euro messo nel catrame (e quindi sottratto al ferro come qui, ancora una volta di milion mila) è una follia totale.

Anonimo ha detto...

Ci crederò quando vedrò il cantiere aperto.