lunedì 20 marzo 2017

Lo 'sfogo' di Vicinelli.

Di Pietro Vicinelli 

.....penso che siamo in tanti a condividere  questo grido commovente e poetico ,con considerazioni ancor più vere se riferite al nostro APPENNINO : invaso e straziato, oltre che dal lupo, da cinghiali, caprioli, cervi, istrici,corvidi e altro..... tutti introdotti artificialmente e dissennatamente  per il divertimento di pochi....con un danno  non risarcibile  e forse irreparabile  per l'agricoltura e l'ambiente......
Diffondiamo il "j'accuse" raccogliamo documentazione e filmati...uniamoci agricoltori ,consumatori,visitatori e ammiratori del NOSTRO APPENNINO ... in un ultimo grido disperato...per salvare il salvabile....
A tutti un saluto 
Pietro

.....mi sono solo permesso alcune sottolineature nel testo..... ( mi scuso e mi complimento con Anna Arneodo...)



foto d'archivio
Ci uccidete senza sporcarvi le mani. J'accuse di una pastora 

(28.02.17) Ci uccidete per imporre la vostra civiltà di plastica. Ci uccidete con ipocrisia, camuffando il genocidio con il pretesto di quella natura che state distruggendo e del lupo elevato a bandiera

di Anna Arneodo
Sta nevicando: neve di febbraio, pesante, neve che già sente la fine dell’inverno. Pochi chilometri più a valle è già pioggia; qui è passato stanotte tardi lo spazzaneve, ma ora si sale solo con le catene.
Le stalle sono piene di agnelli: belli, grassi, sono già agnelloni oltre i 30 kg, ma quest’anno nessuno riesce a vendere … la crisi, l’importazione …? Intanto nelle stalle pecore e agnelli mangiano… Fuori del giro dei pastori nessuno si accorge di niente. L’altro ieri ho parlato con un pastore: un gregge di una cinquantina di bestie adulte, la passione che lo teneva vivo per continuare:
« Come vanno le bestie? »
« Ne ho caricate 82, le ho tolte tutte, basta! Non vendi più un agnello, d’estate l’alpeggio, d’inverno il fieno, il lupo, la burocrazia che ti mangiano. Ho chiuso tutto! »
Un’altra sconfitta! Pian piano questa società ci sconfiggerà tutti, chiuderà la montagna, ne farà un grande parco da sorvolare con gli elicotteri, per posarsi sulle punte- eliturismo!- e guardare dall’alto il presepio delle borgate abbandonate. Questo sarà fra poco la nostra montagna!
E intanto: il lupo! Povero lupo, il simbolo ecologico, il simbolo della coscienza sporca di tanta gente, salviamo il lupo! “ La Stampa” di mercoledì 1 febbraio ne ha una pagina piena: non una parola sui pastori, su chi vive e mantiene viva la montagna. Chi scrive, chi protesta, chi difende il lupo e le teorie ecologiste sta in città, ha lo stipendio assicurato, tanto tempo libero per farsi sentire, magari è anche vegano per sentirsi la coscienza pulita.
Noi pastori, allevatori, gente di montagna siamo quassù a presidiare il territorio, a mettere in pratica quotidianamente l’ecologia( ecologia- da “oikos”= casa), noi difendiamo ogni giorno la nostra casa, il nostro paese, il nostro ambiente.
Ma di noi nessuno si ricorda, diamo perfino fastidio, siamo pietra di inciampo. Noi, gente della montagna, che da secoli su questa terre scomode abbiamo saputo creare una cultura, una sapienza di vita per sopravvivere in un ambiente ostile, noi con la nostra storia, la nostra lingua,  l’economia e  la politica hanno  deciso cosi'.
Vivi ormai quassù ogni giorno con una malinconia, una inquietudine dentro che ti spegne ogni entusiasmo, ogni voglia di combattere.
Ci state massacrando. È un nuovo genocidio della montagna, fatto senza sporcarsi le mani.
Ultima bandiera il lupo.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ci uccidono per il bussines per il denaro da caccia, sono capaci di tutto regioni comuni e qualsiasi ente locale, in primis i cacciatori.

Anonimo ha detto...

Dissento totalmente dall'anonimo delle 14,46. Il danno non sono i cacciatori ma i falsi ecologisti da salotto, quelli che guardano la natura da uno schermo TV o partecipano alle escursioni guidate e pretendono di andare ad insegnare alla signora dell'articolo cos'è la natura in cui essa vive quotidianamente e ne fa parte.
Nell’elenco degli animali che fanno danni, oltre al lupo, corvidi, cinghiali, aggiungerei anche aironi e cormorani. I cormorani in particolare sono dannosissimi per la fauna dei nostri martoriati fiumi, mentre l'airone mangia di tutto, anche pesci, il cormorano mangia solo pesci, tutti i giorni. Quando un branco si ferma in un tratto di fiume finchè vi sono pesci non si sposta, compie mattanze irrimediabili e sterilizzato un tratto di fiume passa da un altro tratto. Nei nostri fossi di montagna viveva il gambero d'acqua dolce autoctono preda degli aironi, una volta era numeroso,ora anche se superprotetto e nessuno si sogna di catturarlo è quasi scomparso nonostante poco sopra al bacino di Suviana alcune persone volonterose tentano di salvarlo. La fauna acquatica essendo poco visibile non è considerata.

Anonimo ha detto...

è guerra tra poveri ed impotenti.
chi deve fare il bene di tutti è latitante o, peggio, colluso negli interessi di pochi.
ovunque e per ogni cosa c'è qualcuno che si lamenta e purtroppo a ragione.
il declino della civiltà inizia sempre da quelle che sembrano piccole cose, facilmente attaccabili perchè interessano a pochi, sopratutto non interessano agli egoisti che coltivano solo il proprio orticello.
non c'è politico che non grida salviamo questo o quello, ma dopo aver assicurato la poltrona corre subito a cercare la mazzetta o il proprio tornaconto.
non so come ma ricordiamoci di tutto ciò quando andiamo a fare la croce nell'urna.
sono vecchio ed alla fine del palo, stanco di lottare, incapace di vedere azzurro, giovani provate voi ma senza farvi le canne.
al cuntaden d'la cà ed sotta