domenica 12 marzo 2017

ASSICURAZIONI VOLONTARIE CONTRO I DANNI DA TERREMOTO. ONERI DEDUCIBILI IN DENUNCIA DEI REDDITI.


Da Galeazzo Bignami


Il territorio italiano, purtroppo, è ad elevato rischio sismico e lo Stato si deve ‘attrezzare’ in ogni modo per ‘convivere’ ed essere in grado di far fronte ad un’emergenza continua che, dunque, emergenza non può più essere considerata.

È da questa pragmatica presa d’atto che i consiglieri del Gruppo di Forza Italia in Regione, pongono sul tavolo delle proposte all’Assemblea Legislativa, un progetto di legge alle Camere per incentivare assicurazioni volontarie contro i danni da terremoto e da catastrofi naturali in genere. 

Altri Paesi ad alto rischio sismico come Francia, Turchia, Nuova Zelanda, California e Giappone, si sono attrezzati da tempo con forme assicurative più o meno obbligatorie che riducono gli oneri a carico del bilancio pubblico per la riparazione/ricostruzione dovute ai danni del terremoto e più in genere a catastrofi naturali

In Italia si erano fatti tentativi ma poi risultati troppo complicati e inattuabili. Questo progetto di legge è invero molto semplice: chi vuole contrarre una polizza assicurativa che copra tali danni, potrà dedurre l’importo del premio dalla propria denuncia dei redditi. Si tratta di un meccanismo incentivante semplice che metterà a prova la capacità operativa delle imprese assicuratrici, poste sotto controllo e vigilanza dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (IVASS, ex ISVAP).

Negli ultimi cinquant’anni sono già state spese cifre incalcolabili (stimate oltre 150 miliardi di euro) per fronteggiare le emergenze da terremoto. Ben vengano i finanziamenti e le agevolazioni già previste per la prevenzione ma realisticamente sappiamo che tali interventi interesseranno la minima parte degli immobili e saranno terminati in vari decenni. Nella realtà resta quindi sostanzialmente immutato e molto elevato il rischio per danni causati dal terremoto e, conseguentemente, l’esborso di danaro pubblico che si rende necessario per la ricostruzione.

L’introduzione e diffusione di queste polizze compenserebbe ritardi, burocrazia e costi insostenibili a carico del bilancio dello Stato. Le compagnie assicuratrici potranno tenere in considerazione, per la tariffazione del rischio catastrofe, la tipologia di immobile, le caratteristiche costruttive e del territorio (Comune, Provincia o Regione) in cui è ubicato, l’indice di pericolosità sismica della zona in cui è stato costruito e definire franchigie, scoperti, stop loss, ovvero il massimo indennizzo previsto per quella data partita e per quel dato evento assicurato. Il tutto sotto stretta vigilanza e controllo dell’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle assicurazioni) e con benefici fiscali automatici a favore degli assicurati.





2 commenti:

Anonimo ha detto...

"Il tutto sotto stretta vigilanza e controllo dell’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle assicurazioni)"
Ah,ah,ah! Ai politici non manca il senso dell'umorismo!
Si, certo,come no? Come Bankitalia e ABI hanno controllato e controllano le banche italiane, vero?
Come Consob controlla la Borsa italiana,Vero? e via di seguito con i vari antitrust ecc.
In Italia i controllori sono sempre nominati dai controllati!
Galeazzo, raccontane un altra, dai che sei divertente.

Anonimo ha detto...

Sarebbe una truffa ai danni dei cittadini, in caso di calamità naturali i danni sarebbero così ingenti che le assicurazioni non sarebbero in grado di pagare e dovrebbe comunque intervenire lo stato (come hanno fatto con le banche in Europa)il risultato sarebbe che quei fessi di contribuenti pagherebbero due volte, una per il premio alle assicurazioni e una seconda con le tasse per riparare ai danni della calamità. Questa strozata farebbe arricchire solo le assicurazioni che fino all'assenza di eventi si riempirebbero le tasche. Questa proposta è indegna, una pessima idea, chi l'ha proposta si vergogni. Bignami con queste cagate fai solo dei danni a Forza Italia.