venerdì 17 marzo 2017

UNITI per CAMBIARE MARZABOTTO critica pesantemente la proposta di riorganizzazione della sanità in Valle del Reno.

UNITI per CAMBIARE MARZABOTTO ha inviato:


Si è tenuta ieri l'udienza Conoscitiva sulla sanità in alto e medio Reno, presso la Città Metropolitana, convocata e presieduta dalla Presidente della Prima Commissione "Affari generali e istituzionali, pianificazione economica, controllo e garanzia” Avv. Marta Evangelisti. Presenti in sala : l'Assessore delegato alla Sanità per la CM Luca Rizzo Nervo, la Dirigente Ausl Dott.ssa Chiara Gibertoni, il responsabile servizio dott. Eno Quargnolo, il Consigliere Regionale Galeazzo Bignami, il Consigliere Regionale Igor Taruffi, il Capogruppo Consigliere Comunale di Marzabotto Morris Battistini, il Capogruppo Consigliere Comunale di Casalecchio di Reno Erika Seta, il Consigliere di Vergato Giuditta Uliani, il Segretario Provinciale del Sindacato Fials Alfredo Sepe, il Direttore Sanitario dell'ASL Angelo Fioritti, il Direttore del Distretto Socio Sanitario Marco Mastacchi, i Sindaci di Marzabotto Romano Franchi, di Vergato Massimo Gnudi, il sindaco di Alto Reno Terme Giuseppe Nanni e  il Vicesindaco di Gaggio Montano Maurizio Malavolti. Presenti anche il Dott. Fabio Brinati e il Dott. Angelo di Dio oltre ad alcuni cittadini.

Ognuno ha avuto modo di dire la propria e il Gruppo Consiliare UNITI per CAMBIARE MARZABOTTO di seguito, a fronte di quanto sentito dichiara questo:


"Buonasera a tutti, innanzitutto ringrazio per l'invito la Consigliera Metropolitana Marta Evangelisti a questa udienza conoscitiva che nei fatti è il primo vero e proprio incontro pubblico e di confronto che riusciamo ad avere con chi propone, attua e firma certe scelte... (per noi ve lo dico da subito, scelte folli) Si perchè vedete: si parla di riorganizzazione della sanità nel nostro distretto socio sanitario ormai da un anno e mezzo in Appennino (verbali alla mano) ma nessuno, ne il presidente del distretto ne tanto meno i Sindaci hanno mai pensato di sedersi nelle sedi opportune e confrontarsi con le rispettive opposizioni ma sopratutto con la propria cittadinanza. Strategia? Solito metodo partitico che lascia credere che le decisioni piovano dall'alto? Può essere, ma io semplice consigliere di montagna ho smesso di credere a Babbo Natale da un pezzo. Qui la cosa è ben più grave, si stanno gettando le linee per arrivare alla desertificazione dell'intero Appennino, ieri è toccato alle realtà produttive (ieri le cartiere, poi la Saeco fino ad arrivare alla DEM) oggi alla sanità ( ieri alla Maternitá di Porretta oggi al nostro Pronto Soccorso o all'ortopedia) e domani... quali strane altre idee ci saranno per il domani?!? Ma rimanendo sul tema, perchè oggi siamo stati invitati per parlare dei presidi ospedalieri di Vergato e Porretta continuano ad esserci informazioni che con estrema difficoltà, non volendo ricorrere alla solita malafede partitica, proprio non riusciamo a capire. Ad oggi l'ospedale di Vergato vanta 10.500 accessi, la cui stra grande maggioranza dovuti al fine ortopedico. Dalle informazioni che ahimè ci tocca raccogliere laboriosamente, seppur in un assemblea organizzata da alcuni colleghi di minoranza di Vergato, molti sindaci sia del medio che dell'alto reno avevano scongiurato la veridicità, che il reparto di ortopedia dovesse essere spostato a Porretta e il pronto soccorso di vergato ridotto a punto di primo intervento h12, oggi sotto la storicissima voce TAGLI, e sotto il bellissimo slogan " rafforzamento della case della salute", dobbiamo invece prenderne atto. Ma vedete questa riorganizzazione così pensata, almeno in Appennino, sposterebbe il baricentro per le cure acute e che richiedono ricoveri ospedalieri verso l'ospedale di Porretta, mentre per la cura e l'assistenza ai pazienti con patologie croniche o stabilizzate si ci dovrebbe indirizzare all'eventuale nuovo Ospedale di Comunità di Vergato. L'argomento caldo, credo trovi 3 chiavi di lettura, o quanto meno per noi cittadini di montagna così è.. Mi spiego meglio: Non ne voglio fare una questione campanilistica, lungi da me, ma la collocazione dei servizi ospedalieri per patologie acute all'estremità del territorio del Distretto, in questo caso Porretta appunto, porterebbe ad un netto peggioramento dell'accessibilità dei servizi per la maggior parte dei residenti della vallata, con il facilissimo rischio che giunti all'ospedale di Porretta si renda necessario essere indirizzati presso l'Ospedale maggiore di Bologna, con un inevitabile ritardo nelle cure che talvolta potrebbe riflettersi in seri rischi per la salute dei pazienti. Cercando invece, come ben recita il manuale del bravo amministratore, di ragionare con lungimiranza ecco che appare sempre più concreto un disegno studiato a puntino. Credete davvero che spostando ortopedia a Porretta i medesimi accessi di vergato siano direttamente traferiti in alto reno terme? Ve lo dico io che abito a Marzabotto. No! Perchè a quel punto se dovessi scegliere, convergerei immediatamente sull'hub di Bologna. Credete che non sia bastato sbagliare in passato? Volete davvero far finta che nessuno capisca che per depotenziare il Pronto soccorso di Vergato sia necessaria questa mossa di trasferimento? Volete davvero far finta che nessuno si possa chiedere cosa succederà quando fra qualche anno, analizzando i numeri, ci si accorgerà che gli accessi per ortopedia sono vertiginosamente crollati? Cosa se ne farà del reparto di ortopedia a Poerretta? Forse come avete fatto per la maternità quando per chiuderla avete usato lo stratagemma del " in montagna non si fanno più figli", ci sentiremo dire "in montagna nessuno si fa più male alle ossa". Credete che non sia chiaro che lo spostamento di ortopedia non sia solo un mezzo per depotenziare Vergato fino alla sua chiusura, e subito dopo con numeri alla mano fare uguale con Porretta? Tutto questo secondo me è ancora più grave se ci si guarda in torno e si da un occhio al modello metropolitano sanitario (molto più logico) in cui è tutto basato su una rioganizzazione della rete ospedaliere in modo centripeto. La complessità delle prestazioni dei diversi presidi ospedalieri aumenta man mano che ci si avvicina ai grandi ospedali con i livelli più alti di specializzazione. Di conseguenza mi interrogo sul reale senso di questa riorganizzazione a rete centrifuga che vede le attività specialistiche e per acuti a Porretta e le attività di cure intermedie a Vergato: paradossalmente le attività specialistiche più lontane da quelle di alta specializzazione presenti negli ospedali di grandi dimensioni. Se la geografia e la matematica non mi ingannano, e credetemi non lo fanno, qui qualcosa tocca. Infine, come amministratore locale mi tocca per onesta intellettuale e di mandato, vorrei porre una piccola lente di ingrandimento sulla questione tagli, costi, spesa... Non volendo essere drastici, paranoici o pazzi visionari, e non volendo credere che il disegno di questa proposto sia volto alla chiusura negli anni di entrambi i presidi, siete davvero convinti che questi risparmi siano proporzionati ai disagi creati alla cittadinanza e non superiori rispetto a tutti i viaggi e a tutti le ambulanze che avremmo in giro per il territorio quotidianamente, per non parlare poi dei costi di reperibilità che si sommerebbero. Bastano due ambulanze in azione che fanno la staffetta tra vergato, Porretta, Bologna per poi tornare a Vergato che occorre far subentrare gli infermieri reperibili. Da una prima bozza di conti, molto spannometrica mi rendo conto,ogni spostamento da Vergato a Porretta e da Porretta a Bologna con conseguente rientro del mezzo a Vergato non costerebbe mai meno di 150€. Bhè se fosse davvero così i conti non tornerebbero. Quindi stasera non starò qui a chiedervi quali altre intenzioni avete,se per voi è giusto il percorso che state intraprendendo per riorganizzare, ma al contrario vi chiedo di cestinare quella bozza che anche ieri il Sig. Quargnolo ha illustrato al personale dell'azienda presso i due presidi, e di sostituirlo con un idea di potenziamento degli ospedali di Porretta e vergato. Qui, oggi, è giunto il momento di fare una analisi approfondita di quello che è la realtà che ci circonda, dei bisogni della gente della montagna e pensare un attimo che non ci si può piegare ad interessi di partito o interessi personali a discapito della salute: perché oggi hanno bisogno gli altri, ma domani potrebbe avere bisogno uno di noi, uno di voi. Domani pagheremo le scelte di oggi, di questa vostra indifferenza, leggerezza ed opportunismo. Io, e credo molti dei miei colleghi, non vogliamo renderci complici di questi ulteriori sbagli e vorremmo che capiate già da ora che non ci fermeremo ad una scelta insensata, ma combatteremo fino in fondo per conservare e salvaguardare il diritto fondamentale alla salute".

Di conforto e apertura le parole del Sindaco Mastacchi, verso il progetto proposto dalla Azienda AUSL. Tono decisamente critico invece arriva dai banchi di Marzabotto e Vergato. Franchi e Gnudi infatti non condividono le linee di riorganizzazione proposte. Seriamente soddisfatto dalle parole dei due Sindaci dichiara Battistini: " Finalmente iniziamo a parlare la stessa lingua".
 

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Poche idee ma molto confuse.....

Anonimo ha detto...

Battistini vuoi apparire anche quando non ci sei....basta! basta!

Anonimo ha detto...

adesso cominceranno a piovere commenti 'anonimi' che non sono altro che autocelebrazioni di Battistini, o gente che lui paga come sostenitori. Un pò come Silvio del resto, lo stile è quello.

Anonimo ha detto...

#battistinistaisereno

Anonimo ha detto...

Battistini ci vuol far credere che lo hanno fatto parlare in città metropolitana.
In realtà era a farsi i selfie.

Anonimo ha detto...

Battistini non avere paura di questi denigratori! Vorrebbero solo avere un minimo del tuo carisma!
Il discorso sulla Sanità è molto interessante, dovete portare avanti questa battaglia assieme a tutta la cittadinanza e a tutte le forze politiche, devi coinvolgere la popolazione di Marzabotto a partecipare alla manifestazione!

Anonimo ha detto...

Al massimo pagati da mamma'....come lui per altro....

Anonimo ha detto...

Tranquillo Anonimo 18 marzo delle 08:39, ci pensa prezzemolino da solo " Sono dovuto scappare verso fine Udienza e non sono riuscito ad intervenire.".