Riceviamo dal Comune
di Casalecchio di Reno
È
stato firmato ieri, martedì 19 dicembre, l’accordo tra i Comuni di
Casalecchio di Reno, Monte San Pietro, Sasso Marconi, Valsamoggia e
Zola Predosa (Unione Valli del Reno Lavino e Samoggia) e i referenti
territoriali delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil sulla
concessione di spazi pubblici solo a soggetti o associazioni che si
riconoscano nei principi democratici e repubblicani sanciti dalla
nostra Carta costituzionale. Come si legge nell'accordo, è stata la
preoccupazione per il riemergere di comportamenti antidemocratici di
espressione fascista, xenofoba, razzista e sessista, che ha stimolato
amministrazioni e sindacati a convergere sulla necessità di
riaffermare socialmente e culturalmente i valori della resistenza,
dell’antifascismo e della memoria, anche attraverso un condiviso
adeguamento delle regolamentazioni comunali in materia di concessione
di spazi pubblici.
Le
amministrazioni si impegnano quindi a:
a)
non rilasciare concessioni di occupazione di spazi e aree pubbliche,
per conferenze, incontri e simili, a singoli, ad organizzazioni ed
associazioni o partiti che direttamente o indirettamente si
richiamano all’ideologia, ai linguaggi e rituali fascisti, alla sua
simbologia e alla discriminazione razziale, etnica, religiosa e
sessuale, o per ragioni di lingua, di opinioni politiche, o per
condizioni personali o sociali, verificati a livello statutario;
b)
avere nelle richieste per l’occupazione di spazi e aree pubbliche
specifica dichiarazione con la quale il richiedente attesta di essere
a conoscenza e di impegnarsi a rispettare: la XII disposizione
transitoria e finale della Costituzione Italiana secondo la quale “è
vietata la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto
partito fascista”, l’art. 3 della Costituzione Italiana, la legge
20 giugno 1952, n° 645 (legge Scelba) e della legge 25 giugno 1993,
n°205 (legge Mancino) ed eventuali norme successive adottate
in tale senso.
Le
Amministrazioni si impegnano inoltre a chiedere ai gestori
assegnatari delle strutture pubbliche, nel rispetto delle convenzioni
presenti, e alle associazioni iscritte o non iscritte agli Albi
comunali, di adeguarsi ai principi sopra richiamati.
Dichiarazioni
Dichiarazioni
Massimo
Bosso, sindaco di Casalecchio di Reno e presidente dell’Unione dei
Comuni Valli del Reno Lavino Samoggia“I Sindaci
della nostra Unione hanno condiviso la preoccupazione per le
iniziative nelle ultime settimane che fanno riemergere un'ideologia
fascista causa di tanti danni al nostro Paese che ne è uscito
attraverso un doloroso percorso e la lotta di liberazione.
Casalecchio di Reno, medaglia d'oro al merito civile per i sacrifici
della popolazione durante la seconda guerra mondiale e per la sua
attività antifascista e partigiana, è impegnata a contrastare
questo fenomeno non solo negando gli spazi pubblici ma continuando
percorsi di iniziative culturali e di conoscenza per i cittadini, a
partire del mondo della scuola”.
Gianni
Monte, Cgil“C’è un filo,
oggi più che mai saldo, che lega le lotte partigiane al tempo
presente delle Valli del Reno, Lavino e Samoggia. Un legame che passa
per la Costituzione Repubblicana e si traduce in provvedimenti
concreti per tutelare i valori della Resistenza e dell’antifascismo
in un periodo storico in cui sono sotto attacco.
Nei Comuni di Casalecchio di Reno, Zola Predosa, Valsamoggia, Monte San Pietro e Sasso Marconi – un territorio che include circa 117mila abitanti – è stata firmata un’intesa che nega la disponibilità di qualsiasi spazio pubblico a chi professa odio e violenza come propria fede politica. I punti salienti di questa intesa sono:
- Nessuna concessione di spazi per coloro che assumono comportamenti fascisti, xenofobi, razzisti e sessisti.
- Il rispetto della dodicesima disposizione transitoria e finale della Costituzione che nega la ricostituzione del partito fascista sotto qualsiasi forma.
- L’adesione all'Albo delle associazioni subordinata senza eccezioni all'adesione esplicita dei valori antifascisti sanciti dal nostro ordinamento repubblicano.
Il 22 dicembre del 1947 entrava in vigore la nostra Carta costituzionale. E oggi che “la Carta più bella del mondo” compie i suoi 70 anni, con questo accordo abbiamo voluto omaggiarla, partendo da quei luoghi che con la Resistenza hanno gettato le basi per il futuro della nostra democrazia. A noi il compito difendere e veicolare la grammatica della libertà”.
Nei Comuni di Casalecchio di Reno, Zola Predosa, Valsamoggia, Monte San Pietro e Sasso Marconi – un territorio che include circa 117mila abitanti – è stata firmata un’intesa che nega la disponibilità di qualsiasi spazio pubblico a chi professa odio e violenza come propria fede politica. I punti salienti di questa intesa sono:
- Nessuna concessione di spazi per coloro che assumono comportamenti fascisti, xenofobi, razzisti e sessisti.
- Il rispetto della dodicesima disposizione transitoria e finale della Costituzione che nega la ricostituzione del partito fascista sotto qualsiasi forma.
- L’adesione all'Albo delle associazioni subordinata senza eccezioni all'adesione esplicita dei valori antifascisti sanciti dal nostro ordinamento repubblicano.
Il 22 dicembre del 1947 entrava in vigore la nostra Carta costituzionale. E oggi che “la Carta più bella del mondo” compie i suoi 70 anni, con questo accordo abbiamo voluto omaggiarla, partendo da quei luoghi che con la Resistenza hanno gettato le basi per il futuro della nostra democrazia. A noi il compito difendere e veicolare la grammatica della libertà”.
Alberto
Schincaglia, Cisl“L’accordo
tra le organizzazioni sindacali confederali e le amministrazioni dei
comuni dell’Unione Reno Lavino Samoggia sulla regolamentazione
dell’uso degli spazi pubblici ha l’obiettivo di definire un
percorso virtuoso per impedire che luoghi destinati alla pubblica
utilità vengano utilizzati da formazioni o associazioni che si
richiamano ad ideologie fasciste, xenofobe e razziste. A parere del
sindacato confederale e per la Cisl in particolare tali formazioni
non hanno nulla da condividere con la convivenza civile che da sempre
ha contraddistinto e contraddistingue le nostre comunità”.
Luciano
Roncarelli, Uil“Come Uil
ritengo opportuno evidenziare come sia utile avere concordato tale
iniziativa con le Amministrazioni locali, a fronte di reiterai
episodi che ricordano ideologie di natura fascista. È del tutto
evidente che la mia generazione ha commesso nel passato qualche
errore in merito. È necessario quindi ripartire dalle scuole al fine
di ricordare e nel contempo sensibilizzare i giovani per informarli
di cosa è stato e cosa ha prodotto il ventennio dell’epoca
fascista. Sull'accordo, un grazie alla sensibilità dimostrata dai
Comuni che hanno sottoscritto il verbale che richiama principi, che
ripeto, credevamo superati. Sarà nostra premura vigilare che quanto
concordato venga rigorosamente rispettato in stretta collaborazione
con le Amministrazioni comunali e, nel contempo, allargando tale
iniziativa sull'intera Città Metropolitana”.
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