Consegnati
al Salvemini e al Minghetti i primi strumenti salvavita
L'intervento,
il più tempestivo possibile, in caso di arresto cardiaco può
salvare la vita a chi ne è rimasto vittima.
Così
un progetto che vede la collaborazione tra Fondazione Campa ed Emil
Banca ha datato 50 scuole bolognesi di un defibrillatore e prevede
lo svolgimento di corsi per il suo corretto utilizzo. La consegna dei
primi due strumenti salvavita a Fabio Gambetti, Dirigente
Scolastico del Liceo Statale Minghetti di Bologna, e a
Giovanni Schiavone per l’Itcs Salvemini di Casalecchio di Reno e
avvenuta questa mattina durante la presentazione dell'importante
iniziativa.
Il
progetto è co-finanziato dalla Fondazione Campa (la
Fondazione costituita nel 1994 da alcuni soci della Mutua Sanitaria
Campa allo scopo di attuare iniziative di interesse socio-sanitario)
e da Emil Banca (la Banca di Credito cooperativo presente in
tutta la Regione) e vede anche la partecipazione sia dell’ex
provveditorato agli studi, che ha selezionato le scuole a cui verrà
consegnato il defibrillatore, sia del Dipartimento Medico di
Cardiologia dell’Ospedale Maggiore di Bologna, che cura i corsi
di formazione iniziati nelle scorse settimane.
Per
completare i corsi e consegnare il resto dei defibrillatori
occorreranno circa tre anni. I prossimi Istituti a cui saranno
consegnati i defibrillatori saranno le Scuole Don Bosco di Imola,
le Laura Bassi di Bologna e l'IC 1 di San Lazzaro,
che già hanno frequentato i corsi e sono quindi in grado di
utilizzarlo.
Franco Cavicchi e Daniele Ravaglia |
E
poi intervenuto Franco
Cavicchi, presidente
Fondazione Campa che ha aggiunto:“La Fondazione CAMPA
crede molto in questo progetto che contribuisce alla tutela della
salute nella scuole di Bologna attraverso la dotazione di
defibrillatori e corsi BLSD per il corretto utilizzo”.
Era
presente il professor Giuseppe Di Pasquale ( a sinistra nella foto) , direttore del
Dipartimento medico di Cardiologia dell'Ospedale Maggiore di Bologna
che si occuperà dei corsi di formazione che ha detto: “ E' una
iniziativa di importanza enorme. A Bologna i defibrillatori sono per
fortuna molto diffusi, ma l'obiettivo è quello di rendere la
presenza di questo fondamentale presidio ancora più capillare. Sono
strumenti fondamentali in caso di arresto cardiaco. Infatti è
dimostrato che ogni minuto di ritardo nell'intervenire riduce del 10%
la possibilità di sopravvivenza. Inoltre i corsi che si attiveranno
serviranno non solo all'utilizzo dello strumento, ma anche a portare
ai giovani la cultura della rianimazione cardiopolmonare”.
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