venerdì 29 dicembre 2017

Termosifoni, scattano le sanzioni per chi non ha messo i contacalorie

Multe fino a 2.500 euro da gennaio se gli impianti non sono aggiornati


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Un termosifone con la valvola
termostatica e il ripartitore di calore
Termosifoni e valvole termostatiche: è arrivato il momento delle sanzioni. Da gennaio chi non è riuscito ad adeguarsi in tempo, rispetto all’obbligo di installare un dispositivo per la contabilizzazione del calore negli appartamenti a riscaldamento centralizzato, rischia dai 500 ai 2.500 euro di multa. Dopo un ritardo di oltre cinque anni rispetto alla direttiva europea per l’efficienza energetica, recepita in Italia solo nel 2014 con il decreto legislativo 102/2014, e a un anno dalla deadline fissata per l’Emilia-Romagna al 31 dicembre 2016, la Regione ha deciso di procedere alla fase di ispezione e sanzione.
La decisione di mantenere la prima scadenza e di non posticiparla (con il decreto Milleproroghe) al 30 giugno 2017 risale allo scorso gennaio. Da allora però nessuna sanzione è stata elevata: da giugno infatti è stato attivato un sistema di verifica periodica, ma solo a campione, degli impianti termici, che prevede anche il controllo dei sistemi di termoregolazione se imposti per legge. «Una modalità di verifica — spiegano dalla Regione — realizzata dagli stessi manutentori, che sono tenuti a segnalarne l’avvenuta installazione. Ad oggi nessuna sanzione è stata pertanto finora irrogata».
Fra qualche giorno, oltre alle attività di accertamento compiute a campione dalle imprese di manutenzione, si aggiungeranno anche le operazioni di ispezione mirata, che saranno attuate da tecnici certificati dalla Regione, come previsto dal nuovo regolamento approvato lo scorso aprile. Secondo l’articolo 18 del regolamento: «Entro il 30 dicembre di ogni anno, l’Organismo di accreditamento e ispezione definisce un programma delle ispezioni da effettuare nel corso dell’anno successivo (quindi nel 2018, ndr) sugli impianti termici registrati nel Catasto regionale degli impianti termici dell’Emilia-Romagna (Criter)». Il tempo per adeguarsi, però, considerando che la scadenza era fissata a fine 2016, c’è stato. Per tutto il 2017, quando l’estate scorsa solo su Bologna mancavano all’appello più della metà dei condomini da mettere in regola, le aziende hanno lavorato a pieno ritmo, sperando in una proroga che non è mai arrivata, così come non sono mai arrivate le sanzioni.
«Era impossibile riuscire ad adeguare tutti per fine 2016: ci volevano dei tempi tecnici — spiega Gabriele Roberto, titolare di Contabilizzazione Bologna — e i fornitori faticavano a trovare i pezzi che ci servivano. Ora però stiamo esaurendo gli ultimi ordini». Giusto in tempo per le sanzioni amministrative previste dalle legge regionale n.26 del 2004 che gli ispettori potranno applicare fra qualche giorno a ciascun proprietario dell’immobile che non è riuscito, o non ha voluto, mettersi in regola.

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