Multe fino a 2.500 euro da gennaio se gli impianti non sono aggiornati
Un
lettore invia:
Un
termosifone con la valvola
termostatica e il ripartitore di calore
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Termosifoni
e valvole termostatiche: è arrivato il momento delle sanzioni. Da
gennaio chi non è riuscito ad adeguarsi in tempo, rispetto
all’obbligo di installare un dispositivo per la contabilizzazione
del calore negli appartamenti a riscaldamento centralizzato, rischia
dai 500 ai 2.500 euro di multa. Dopo un ritardo di oltre cinque anni
rispetto alla direttiva europea per l’efficienza energetica,
recepita in Italia solo nel 2014 con il decreto legislativo 102/2014,
e a un anno dalla deadline fissata per l’Emilia-Romagna al 31
dicembre 2016, la Regione ha deciso di procedere alla fase di
ispezione e sanzione.
La
decisione di mantenere la prima scadenza e di non posticiparla (con
il decreto Milleproroghe) al 30 giugno 2017 risale allo scorso
gennaio. Da allora però nessuna sanzione è stata elevata: da giugno
infatti è stato attivato un sistema di verifica periodica, ma solo a
campione, degli impianti termici, che prevede anche il controllo dei
sistemi di termoregolazione se imposti per legge. «Una modalità di
verifica — spiegano dalla Regione — realizzata dagli stessi
manutentori, che sono tenuti a segnalarne l’avvenuta installazione.
Ad oggi nessuna sanzione è stata pertanto finora irrogata».
Fra
qualche giorno, oltre alle attività di accertamento compiute a
campione dalle imprese di manutenzione, si aggiungeranno anche le
operazioni di ispezione mirata, che saranno attuate da tecnici
certificati dalla Regione, come previsto dal nuovo regolamento
approvato lo scorso aprile. Secondo l’articolo 18 del regolamento:
«Entro il 30 dicembre di ogni anno, l’Organismo di accreditamento
e ispezione definisce un programma delle ispezioni da effettuare nel
corso dell’anno successivo (quindi nel 2018, ndr) sugli impianti
termici registrati nel Catasto regionale degli impianti termici
dell’Emilia-Romagna (Criter)». Il tempo per adeguarsi, però,
considerando che la scadenza era fissata a fine 2016, c’è stato.
Per tutto il 2017, quando l’estate scorsa solo su Bologna mancavano
all’appello più della metà dei condomini da mettere in regola, le
aziende hanno lavorato a pieno ritmo, sperando in una proroga che non
è mai arrivata, così come non sono mai arrivate le sanzioni.
«Era
impossibile riuscire ad adeguare tutti per fine 2016: ci volevano
dei tempi tecnici — spiega Gabriele Roberto, titolare di
Contabilizzazione Bologna — e i fornitori faticavano a trovare i
pezzi che ci servivano. Ora però stiamo esaurendo gli ultimi
ordini». Giusto in tempo per le sanzioni amministrative previste
dalle legge regionale n.26 del 2004 che gli ispettori potranno
applicare fra qualche giorno a ciascun proprietario dell’immobile
che non è riuscito, o non ha voluto, mettersi in regola.
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