Lo
squarcio della bomba nel Rapido 904
Da ANSA
Il
33esimo anniversario della strage sul treno rapido 904 richiama alla
memoria di tutti noi l'aggressione ai valori democratici e di civiltà
che avvenne con ogni violenza, in dispregio della stessa vita
umana.
Le morti, i traumi e le sofferenze provocate da quell'esplosione in galleria, tra le stazioni di Vernio e di San Benedetto Val di Sambro, costituiscono una ferita insanabile recata all'intera comunità nazionale". Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
"Fu un attacco eversivo contro la Repubblica e contro la nostra stessa convivenza, messo in atto con inquietanti complicità tra componenti terroristiche e organizzazioni mafiose. Il nostro Paese aveva già pagato un prezzo elevatissimo alla strategia della destabilizzazione, e quell'attentato alla vigilia del Natale, compiuta contro cittadini inermi, rappresentò una evoluzione che le istituzioni, la società civile, la coscienza stessa degli italiani hanno debellato e sconfitto. Mentre esprimo vicinanza rinnovata ai familiari delle vittime, ricordo come sia giusto testimoniare alle giovani generazioni che la storia va conosciuta, mai dimenticata, neppure per i momenti più dolorosi e traumatici. I valori della civiltà prevalgono quando cresce la consapevolezza di valori come quelli della tutela della libertà, cammino comune a tutti i cittadini della Repubblica", conclude .
Le morti, i traumi e le sofferenze provocate da quell'esplosione in galleria, tra le stazioni di Vernio e di San Benedetto Val di Sambro, costituiscono una ferita insanabile recata all'intera comunità nazionale". Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
"Fu un attacco eversivo contro la Repubblica e contro la nostra stessa convivenza, messo in atto con inquietanti complicità tra componenti terroristiche e organizzazioni mafiose. Il nostro Paese aveva già pagato un prezzo elevatissimo alla strategia della destabilizzazione, e quell'attentato alla vigilia del Natale, compiuta contro cittadini inermi, rappresentò una evoluzione che le istituzioni, la società civile, la coscienza stessa degli italiani hanno debellato e sconfitto. Mentre esprimo vicinanza rinnovata ai familiari delle vittime, ricordo come sia giusto testimoniare alle giovani generazioni che la storia va conosciuta, mai dimenticata, neppure per i momenti più dolorosi e traumatici. I valori della civiltà prevalgono quando cresce la consapevolezza di valori come quelli della tutela della libertà, cammino comune a tutti i cittadini della Repubblica", conclude .
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