domenica 22 ottobre 2017

Emil Banca, la fusione con Parma e Vergato fa il pieno di sì. Circa 6.500 soci delle tre Bcc hanno dato l’ok.

Banca di Parma e Bcc di Vergato dal prossimo 1 dicembre faranno parte di Emil Banca.
Lo hanno deciso i circa 6500 soci delle tre Bcc riuniti questa mattina nelle tre Assemblee straordinarie. In 500 si sono trovati allo Starhotels Du Parc di Parma e altrettanti al Cinema Nuovo di Vergato, sull’Appennino bolognese. L’assise più numerosa è stata quella di Emil Banca che ha portato quasi 5.500 soci (deleghe comprese) al Palazzo dello Sport di Caslecchio di Reno.

Dopo questa fusione per incorporazione, che segue quella operativa dall’aprile scorso con l’ex Banco Cooperativo Reggiano, Emil Banca consolida la propria presenza in Emilia Romagna, rafforzando il presidio in due aree che già facevano parte del proprio territorio di competenza.

Dal prossimo primo dicembre Emil Banca potrà contare su 47.300 soci e circa 155 mila clienti di cui ben 22.380 aziende locali. Il patrimonio ammonterà a 341 milioni di euro di cui 105 milioni costituiti da capitale sociale mentre i mezzi amministrati raggiungeranno circa i 7,37 miliardi di euro (2,6 miliardi di euro di impieghi e 4,8 miliardi di euro di raccolta). Le filiali della Banca saranno 89 ed i dipendenti 734. 

 
Ringraziamo i soci per l’attaccamento che hanno dimostrato alla loro Banca: la grande partecipazione di cui ancora una volta si sono resi protagonisti ci rende orgogliosi come ci carica di responsabilità - ha dichiarato il presidente di Emil Banca, Giulio Magagni - Ora la nostra cooperativa ha raggiunto la dimensione ideale per tenere assieme un forte legame con il territorio e l’efficienza che la normativa ci richiede”.


In questi anni siamo cresciuti molto, diventando una realtà in grado di incidere sull’economia regionale - ha dichiarato il direttore generale, Daniele Ravaglia - Con l’aiuto dei nostri Comitati Soci locali, nonostante questa dimensione, manterremo salda e centrale la relazione con le comunità locali e continueremo a fare banca in maniera differente, con le persone al centro e con il cuore sul territorio”.

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