lunedì 23 ottobre 2017

Nei boschi della valle Olivetta i funghi sono rari, ma molto 'grandi'.


Stefano Calzolari mostrail fungo di Lazzaro
L'autunno avaro appena iniziato riserva comunque straordinarie sorprese. Alla pigrizia del castagneto e alla scarsa produzione di funghi e tartufi, si aggiungono infatti piacevoli e consolanti sorprese, come questo 'Raigagn' trovato dal noto fungaiolo della valle Olivetta, Lazzaro. Il fortunato cercatore lo ha portato al bar Il Mulino per rendere gli amici partecipi del suo fortunato incontro e per togliere ogni dubbio a chi non avrebbe creduto se la sua bella raccolta fosse stata solo 'raccontata'. Alle straordinaria dimensione si aggiunge il fatto che il tipo di fungo lo si trova sempre in 'famiglie' molto numerose e anche in questo caso la regola è stata rispettata.
 Il 'raigagn' non fa parte dell'elenco dei 'funghi nobili' come 'la cuzela ( il porcino)' e 'al buleider ( il rosso boleto) ', ma era molto utilizzato nella cucina povera montanara e dà un 'discreto valore aggiunto' alle pietanza con cui si 'mescola'. 

 

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