Da ANSA
Anche
in Emilia-Romagna scattano misure di emergenza anti smog. Le misure
partono in tutte le province, tranne Ravenna.
ARPAE
ha rilevato, anche nella città metropolitana di Bologna, il
superamento continuativo per 4 giorni, pertanto da
domani venerdì 20 ottobre a lunedì 23 entrano in vigore le misure
emergenziali per abbassare i livelli di inquinamento.
Nella
fascia oraria 8,30 – 18,30 il blocco della circolazione è esteso a
tutti i veicoli (auto
e commerciali) diesel euro 4 oltre ai diesel euro 0-1-2-3 e i benzina
euro 0 – 1, già interessati dalle limitazioni previste da ottobre
a marzo.
Le
limitazioni riguardano i Comuni dell'agglomerato di Bologna
(Argelato, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore,
Castenaso, Granarolo dell’Emilia, Ozzano dell'Emilia, San Lazzaro
di Savena e Zola Predosa) oltre a Bologna e Imola.
Sono
esclusi dalle limitazioni tutti i veicoli elettrici, ibridi, a metano
e GPL, o con almeno 3 persone a bordo (car pooling) e i veicoli in
deroga che verranno specificati nelle ordinanze dei singoli Comuni.
Sono inoltre state individuate deroghe specifiche per alcune
tipologie di veicoli e di utenti.
I
provvedimenti:
1)
blocco della circolazione per i veicoli diesel fino all’euro 4
compreso (in aggiunta al blocco dei veicoli più inquinanti già in
essere dal 1 ottobre);
2) abbassamento
del riscaldamento fino a un massimo di 19°C (+2 di tolleranza) nelle
case, negli uffici, nei luoghi per la attività ricreative o di
culto, nelle attività commerciali, nelle attività sportive e, fino
a 17°C (+2 di tolleranza), nelle sedi di attività industriali e
artigianali. Sono esclusi dal provvedimento ospedali, cliniche, case
di cura ed edifici scolastici;
3)
vietate tutte le combustioni all’aperto per qualsiasi tipologia
(falò, barbecue, fuochi d’artificio, ecc…) compresi i piccoli
cumuli di residui vegetali bruciati in loco;
4)
vietato inoltre utilizzare generatori di calore a biomassa (legno,
pellet, cippato, altro) per il riscaldamento domestico (in presenza
di impianto alternativo) con classe di prestazione energetica ed
emissiva inferiore a 3 stelle;
5)
divieto di spandimenti di liquami zootecnici ad eccezione di quelli
effettuati con interramento immediato e iniezione diretta al suolo.
RISCALDAMENTO.
L'adozione di tali misure emergenziali comporta anche l'obbligo di
una riduzione della temperatura di almeno un grado negli ambienti
riscaldati; fino ad un massimo di 19° nelle case, negli uffici, nei
luoghi ricreativi ed attività commerciali, fino ad un massimo di 17°
nei stabilimenti industriali e artigianali. Sono escluse da tale
obbligo gli ospedali, case di cura, scuole e luoghi che ospitano
attività sportive, il divieto di utilizzo di generatori di calore a
biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento
alternativo) con classe di prestazione emissiva inferiore a 3 stelle;
il divieto di combustione all'aperto di qualsiasi tipologia di
materiale; il divieto per tutti i veicoli di sostare con il motore
acceso.
Le
misure emergenziali restano in vigore fino a lunedì prossimo, giorno
in cui ARPAE esegue una nuova verifica con emissione di bollettino
(consultabile a questo link
https://www.arpae.it/misure_emergenziali.asp?idlivello=1697) valido
per i quattro giorni successivi.
Il nuovo meccanismo per l'adozione di interventi di carattere emergenziale si è reso necessario al fine di intervenire con maggiore tempestività al verificarsi delle condizioni di superamento del valore limite giornaliero per il PM10.
Il nuovo meccanismo per l'adozione di interventi di carattere emergenziale si è reso necessario al fine di intervenire con maggiore tempestività al verificarsi delle condizioni di superamento del valore limite giornaliero per il PM10.
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