giovedì 19 ottobre 2017

Smog, misure emergenza anche in Emilia Romagna. Tranne che a Ravenna, a Piacenza allerta secondo livello.

Da venerdì 20 ottobre a lunedì 23 entrano misure emergenziali per abbassare i livelli di inquinamento. Nella fascia oraria 8.30 – 18.30, blocco della circolazione.

Da ANSA
 
Anche in Emilia-Romagna scattano misure di emergenza anti smog. Le misure partono in tutte le province, tranne Ravenna.

ARPAE ha rilevato, anche nella città metropolitana di Bologna, il superamento continuativo per 4 giorni, pertanto da domani venerdì 20 ottobre a lunedì 23 entrano in vigore le misure emergenziali per abbassare i livelli di inquinamento.

Nella fascia oraria 8,30 – 18,30 il blocco della circolazione è esteso a tutti i veicoli (auto e commerciali) diesel euro 4 oltre ai diesel euro 0-1-2-3 e i benzina euro 0 – 1, già interessati dalle limitazioni previste da ottobre a marzo.

Le limitazioni riguardano i Comuni dell'agglomerato di Bologna (Argelato, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell’Emilia, Ozzano dell'Emilia, San Lazzaro di Savena e Zola Predosa) oltre a Bologna e Imola.
Sono esclusi dalle limitazioni tutti i veicoli elettrici, ibridi, a metano e GPL, o con almeno 3 persone a bordo (car pooling) e i veicoli in deroga che verranno specificati nelle ordinanze dei singoli Comuni. Sono inoltre state individuate deroghe specifiche per alcune tipologie di veicoli e di utenti.

I provvedimenti: 
1) blocco della circolazione per i veicoli diesel fino all’euro 4 compreso (in aggiunta al blocco dei veicoli più inquinanti già in essere dal 1 ottobre);
2) abbassamento del riscaldamento fino a un massimo di 19°C (+2 di tolleranza) nelle case, negli uffici, nei luoghi per la attività ricreative o di culto, nelle attività commerciali, nelle attività sportive e, fino a 17°C (+2 di tolleranza), nelle sedi di attività industriali e artigianali. Sono esclusi dal provvedimento ospedali, cliniche, case di cura ed edifici scolastici;
3) vietate tutte le combustioni all’aperto per qualsiasi tipologia (falò, barbecue, fuochi d’artificio, ecc…) compresi i piccoli cumuli di residui vegetali bruciati in loco;
4) vietato inoltre utilizzare generatori di calore a biomassa (legno, pellet, cippato, altro) per il riscaldamento domestico (in presenza di impianto alternativo) con classe di prestazione energetica ed emissiva inferiore a 3 stelle;
5) divieto di spandimenti di liquami zootecnici ad eccezione di quelli effettuati con interramento immediato e iniezione diretta al suolo.

RISCALDAMENTO. L'adozione di tali misure emergenziali comporta anche l'obbligo di una riduzione della temperatura di almeno un grado negli ambienti riscaldati; fino ad un massimo di 19° nelle case, negli uffici, nei luoghi ricreativi ed attività commerciali, fino ad un massimo di 17° nei stabilimenti industriali e artigianali. Sono escluse da tale obbligo gli ospedali, case di cura, scuole e luoghi che ospitano attività sportive, il divieto di utilizzo di generatori di calore a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) con classe di prestazione emissiva inferiore a 3 stelle; il divieto di combustione all'aperto di qualsiasi tipologia di materiale; il divieto per tutti i veicoli di sostare con il motore acceso.
Le misure emergenziali restano in vigore fino a lunedì prossimo, giorno in cui ARPAE esegue una nuova verifica con emissione di bollettino (consultabile a questo link https://www.arpae.it/misure_emergenziali.asp?idlivello=1697) valido per i quattro giorni successivi.
Il nuovo meccanismo per l'adozione di interventi di carattere emergenziale si è reso necessario al fine di intervenire con maggiore tempestività al verificarsi delle condizioni di superamento del valore limite giornaliero per il PM10.







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