Dopo
oltre settant'anni dalla ritirata tedesca dall'Italia, i boschi
dell'Appennino restituiscono ancora i resti dei militari protagonisti
dello scontro sulla Linea Gotica, ultima disperata linea di
contenimento all'avanzata delle armate alleate messa in atto
dall'esercito di Hitler. Un cercatore di reperti bellici con il suo
metal detector si è infatti imbattuto in una 'tomba' con i resti di
tre soldati della Wehrmacht.
Lo
hanno verificato i Carabinieri intervenuti all’interno di un area
boschiva del comune di Monterenzio dove sono stati trovati i tre
scheletri umani. Poco prima, B.C., esperto nelle ricerche
di cimeli bellici della c.d. “Linea Gotica”, con l’utilizzo di
un metal detector, all’interno del bosco aveva rinvenuto sotto
terra i tre scheletri ed un elmetto tipico delle Forze Armate
Tedesche, verosimilmente di tre soldati caduti durante il secondo
conflitto mondiale. Le ossa rinvenute, su disposizione
dell’Autorità Giudiziaria, sono state
trasportate al DOS di Bologna.
L’esperto
ricercatore B.C. non è nuovo a questi rinvenimenti. Già in passato
aveva rinvenuto altri due scheletri umani che in quel caso avevano
ancora al collo le piastrine militari di riconoscimento. Le
successive ricerche da lui effettuate avevano consentito di
identificare chi fossero i due militari tedeschi e conseguentemente
era stato possibile informare i discendenti e i resti furono tumulati
presso il cimitero militare germanico della Futa. In un'altra
occasione lo stesso esperto aveva trovato della buffetteria
appartenente a militari Americani ed in particolare una borraccia
militare che riportava un numero di matricola. Attraverso le sue
ricerche aveva potuto scoprire chi fosse il militare americano a cui
quella borraccia era stata assegnata e ne era nato un rapporto
epistolare oltreoceano con il 90 enne, ancora vivente, che 70 anni
prima aveva combattuto in Italia.
Dal
Comando Provinciale Carabinieri Bologna
2 commenti:
Che culo io non trovo manco 5cnt
Vorrei sapere il posto non trovo mai nulla
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