Da
Dante Franchi ha inviato per la pubblicazione il ' MANIFESTO
DEI COMITATI DEL NO AL REFERENDUM COSTITUZIONALE "NO AL
ROSATELLUM"' che così si intitola:
“L’imbroglio
degli imbrogli”
Dal
2005 gli italiani sono costretti ad eleggere il loro Parlamento con
leggi elettorali dichiarate INCOSTITUZIONALI dalla Corte
costituzionale. I cittadini italiani vivono già da 17 anni in un
sistema di dubbia costituzionalità e in mano di pochi Capi che
abusano del loro potere.
Il
sistema Rosatellum aggrava questa situazione sottraendo ai cittadini,
nonostante la messa in scena delle schede e delle urne, la
possibilità reale di eleggere i propri rappresentanti.
Questo
furto di democrazia è stato perpetrato con la connivenza del governo
istigato dal partito di maggioranza perché il governo, forzando le
sue competenze, ha posto la fiducia sul “Rosatellum”, strozzando
il dibattito, umiliando le prerogative parlamentari e negando così
ogni possibilità di modifiche. Come avvenne SOLTANTO al tempo del
fascismo e della legge truffa del 1953.
PERCHE’
NO
1.
Il nuovo sistema è misto: prevede una quota di uninominale, in
nessuna parte del mondo così piccola, e una quota con liste
bloccate, ovvero senza che i cittadini possano scegliere tra i
candidati, che sono tutti imposti dai Capi di partito. Con
l’aggravante che in Italia nessuna legge attua il dettato
costituzionale in materia di democrazia interna ai partiti e a tutela
delle minoranze. Quindi sono i Capi di partito che di fatto si
eleggono a loro piacere i nuovi parlamentari che rimarranno al loro
servizio.
2.
Ci sarà una sola scheda: così un elettore, votando per un candidato
all'uninominale, designato dai dirigenti di un partito, voterà
automaticamente anche per i candidati bloccati dello stesso partito —
o coalizione di partiti — al proporzionale. Non potrà fare una
scelta diversa pur in presenza di due sistemi diversi, quando proprio
la compresenza di sistemi dalle logiche così disuguali come
l'uninominale e il proporzionale necessiterebbe di voti distinti..
3.
Ogni candidato può presentarsi, oltre che nel maggioritario, anche
in altri cinque collegi proporzionali. La caratteristica virtuosa dei
sistemi elettorali basati sui collegi uninominali è il rapporto
diretto tra elettore e candidato, che qui viene distrutto. L’eletto,
di fatto, è solo rappresentante del Capo di partito che lo avrà
nominato.
4.
La truffa, che l’Italia avrà in esclusiva mondiale, sta nella
ripartizione dei voti tra uninominale e proporzionale: in pratica
l’elettore crede di aver espresso la volontà di eleggere una
persona mettendo una crocetta sul suo nome e invece il suo voto viene
trasferito al candidato di uno dei partiti della coalizione, presente
nelle liste bloccate, fino all'estremo assurdo per cui, esauriti i
posti della lista bloccata, verrebbe eletto un candidato presente
nella lista bloccata del collegio affianco, di cui l'elettore non
conosce nemmeno il nome.
5.
Questa legge elettorale, palesemente incostituzionale, per motivi di
tempo non potrà essere giudicata dalla Corte costituzionale, e
quindi avremo un Parlamento per l’ennesima volta eletto con un
sistema che viola la nostra Costituzione. E si ripeterà il paradosso
che anche quando il Rosatellum sarà bocciato dalla Consulta, le
Camere potranno sopravvivere tutta la prossima legislatura, nominare
governi e legiferare.
Questo
significa che, almeno per la prossima legislatura, l’Italia
vivrebbe in un regime di DEMOCRAZIA SOSPESA. CITTADINI FATE SENTIRE
LA VOSTRA VOCE. QUESTO ULTERIORE ATTACCO ALLA DEMOCRAZIA OFFENDE LO
STATO DI DIRITTO E LA LIBERTA’ DI TUTTI. DA PARTE NOSTRA CI
IMPEGNIAMO A SERVIRCI DI TUTTI GLI STRUMENTI GIURIDICI PER CANCELLARE
QUESTO IMBROGLIO.
Domenico
Gallo (Coordinamento per la Democrazia Costituzionale) - Anna Falcone
e Tomaso Montanari (Alleanza Popolare per la Democrazia e
l'Uguaglianza) - Raniero La Valle (Comitato dei Cattolici per il NO)
- Enzo Marzo (Comitato dei Liberali per il NO) –Giancarlo Tartaglia
(Comitato dei repubblicani per il NO) - Guido Calvi (Comitato Scelgo
NO) - Gian Giacomo Migone.
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