La
messa al bando dei simboli fascisti per la loro testimonianza di
stragi, eccidi, orrori e dittature, ha creato una reazione di coloro
che attribuiscono le stesse responsabilità al Comunismo. Fra questi
il consigliere di opposizione a Marzabotto, Morris Battistini, il
quale con una mozione, che verrà discussa oggi in Consiglio Comunale a Marzabotto, ha chiesto che l'approvazione della
sua proposta di 'abolizione del comunismo'.
Della
partita ovviamente non potevano 'chiamarsi fuori' il Partito
Comunista Italiano e il Partito della Rifondazione Comunista che in
un comunicato congiunto scrivono:
Siamo
in presenza di un’escalation assai preoccupante che vede una
mistificazione storica e culturale ad opera della destra.
Attraverso
mozioni con le quali si chiede “l’abolizione del comunismo”, si
sta mettendo in atto la peggiore falsificazione possibile ribaltando
la storia italiana e mondiale.
Quest’ondata
scellerata farà tappa nel Consiglio Comunale di Marzabotto dove,
nella seduta di oggi martedì 31 Ottobre, si discuterà la mozione di
una forza politica di minoranza che propone l’abolizione
dell’ideologia comunista. La mozione, di per sé mistificante della
realtà storica, approda in un territorio come quello di Marzabotto,
simbolo di lotte sanguinose, nel quale i comunisti hanno combattuto
duramente per la liberazione dall’occupazione nazi-fascista
contribuendo sostanzialmente alla pace e alla libertà del Paese.
La
messa al bando del comunismo offende i vivi ed i morti, quei
partigiani e quelle partigiane che, da comuniste, hanno combattuto su
quelle montagne per sconfiggere l’odio, e la violenza perpetrata
dal fascismo.
Il
Partito Comunista Italiano di Bologna e Il Partito della Rifondazione
Comunista di Bologna stigmatizzano pubblicamente questa micidiale
mistificazione e auspicano che il Consiglio Comunale di Marzabotto
respinga a gran voce questa ennesima provocazione di chi, in cerca di
notorietà, fa una vera e propria opera di revisionismo storico.
Rimaniamo in allerta e, qualora non dovesse verificarsi quanto
auspicato, siamo pronti a scendere in piazza per impedire il
rovesciamento della storia del nostro paese e del nostro territorio.
Cogliamo
in ogni caso l’occasione per impegnarci nella costruzione di
un’iniziativa pubblica unitaria ed antifascista che investa il
territorio del comune di Marzabotto, comune partigiano.
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