COLDIRETTI DENUNCIA:
Aumentano sopra la media i prezzi al dettaglio della frutta (+1,8%) e dei vegetali freschi (+1,9%) rispetto allo stesso mese dello scorso anno, ma nelle campagne è crisi con le quotazioni che non coprono i costi di produzione e fanno chiudere le aziende. I prezzi nelle campagne sono in calo dal 20% per le pesche al 34% per i cocomeri, dal 44% per i meloni al 45% per i cavolfiori secondo elaborazioni Coldiretti sugli ultimi dati Ismea.
La
situazione è drammatica con la forbice dei prezzi tra produzione e
consumo che si è allargata in una situazione in cui – sottolinea
la Coldiretti - l’agricoltura deve fare i conti con i gravi danni
provocati dal caldo e dalla siccità. I prezzi della frutta aumentano
di 3-4 volte dal campo alla tavola con i centesimi pagati agli
agricoltori che diventano euro per i consumatori . Proprio nel
momento in cui si assiste ad un aumento della domanda per
fronteggiare il grande caldo, pratiche commerciali sleali lungo la
filiera stanno provocando situazioni di crisi diffuse per i
coltivatori di frutta estiva – sottolinea la Coldiretti – che
chiede interventi per prevenire e perseguire tali pratiche. Occorre –
continua l'associazione agricola - estendere al più presto l’obbligo
di indicare in etichetta la provenienza della frutta trasformata in
conserve e succhi per evitare che venga spacciata come Made in Italy
quella importata dall’estero, ed aumentare i controlli
sull’ortofrutta fresca di importazione, spesso etichettata e
venduta per nazionale . Serve un impegno di filiera per salvare il
frutteto italiano che – conclude la Coldiretti - si è ridotto di
un terzo (-33 per cento) negli ultimi quindici anni con la scomparsa
di oltre 140mila ettari di piante con il rischio di far perdere
all’Italia il primato europeo nella produzione di una delle
componenti base della dieta mediterranea.
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