I
dati, riferiti al biennio 2015-2016, sono frutto di un lavoro di
analisi svolto insieme da Ice, Università dell’Aquila e
Università di Bari. "Una regione che compete con le aree più
avanzate a livello internazionale"
Dal Portale Regionale.
Record
sull'export pro-capite: è di oltre
12.500 euro
il contributo delle esportazioni al reddito dei cittadini, quasi
il doppio di
quello medio prodotto dalle aree di Usa, Cina, Germania, Francia e
Gran Bretagna
prese in considerazione in uno studio di Ice, Università
dell'Aquila e Università di Bari.
Il
presidente
Bonaccini:
"Una regione che compete con le aree più avanzate a livello
internazionale".
La
ricerca dimostra come la capacità di creare ricchezza dall’export
di Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia sia paragonabile a quella
delle aree della Germania più competitive sul fronte
dell’internazionalizzazione,
uguagliando Baviera e Baden-Wurtemberg.
Insieme
a Veneto e Lombardia, l’Emilia-Romagna
scala i vertici europei per quanto riguarda l’export, ma risulta
al primo posto in Italia se si considera l’export
pro-capite:
12.525 euro, superiore a quello del Veneto (11.762 euro) e quasi
il doppio di quello medio prodotto dai territori di Usa, Cina,
Germania, Francia e Gran Bretagna, pari 7.553 euro.
I
dati, riferiti al biennio
2015-2016,
sono frutto di un lavoro di analisi svolto insieme da Ice,
Università
dell’Aquila
e Università
di Bari,
pubblicato nell’ultimo annuario
Ice-Istat sul commercio estero
e ripreso oggi da Il
Sole 24 ore. La
ricerca dimostra come la capacità di creare ricchezza dall’export
delle tre regioni italiane sia paragonabile a quella delle aree
della Germania più competitive sul fronte
dell’internazionalizzazione, uguagliando Baviera e
Baden-Wurtemberg, colossi tedeschi che vengono però superati se
si prende in considerazione l’export pro-capite, ovvero il
contributo che le esportazioni forniscono al reddito dei
cittadini. E qui, prendendo il valore dell’export prodotto in
regione diviso il numero dei propri cittadini, l’Emilia-Romagna
con oltre 12.500 euro guadagna il primato nazionale.
“E’
un dato straordinario- afferma il presidente della Regione,
Stefano
Bonaccini-
che dimostra quanto la scelta che abbiamo fatto di sostenere
l’internazionalizzazione delle imprese, insieme a ricerca,
innovazione e qualità, stia risultando efficace, con risultati
concreti su crescita e sviluppo dell’economia regionale. Ed è
la prova che davvero l’Emilia-Romagna, coesa e solidale, compete
con le aree più avanzate a livello europeo e internazionale,
grazie all’impegno comune portato avanti attraverso il
Patto
per il Lavoro
sottoscritto con imprese, sindacati, territori, Università e
Terzo settore, che ci ha permesso di ridurre la disoccupazione del
9 al 6,6% in soli due anni, un fare squadra, un lavoro corale che
oggi rende possibile l’obiettivo del 4/5% entro il 2020, il che
riporterebbe l’Emilia-Romagna a livelli di piena occupazione.
Una crescita- chiude Bonaccini-
a cui si associano investimenti per potenziare sanità e welfare,
a partire dal reddito di solidarietà per le persone in povertà,
al quale abbiamo destinato 35 milioni di euro l’anno".
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