Con
l'interrogativo, 'Ma quale futuro ci aspetta?' , un lettore ha chiesto la pubblicazione dell'articolo di
Andrea
Tumiotto:
Ennesima
cruenta aggressione stamane ad un capotreno e questa volta anche ai
passeggeri.
È
successo sul treno regionale che alle 8 del mattino passa da Ala in
direzione Verona.
Alla stazione alense 4 personaggi di circa 20 anni, 3
nordafricani e uno presumibilmente dell’Est Europa
hanno cercato di salire sul treno senza biglietto.
Ma
prima di salire sono stati intercettati dalla capotreno che gli ha
intimato di non salire sul Treno perché sprovvisti di biglietto. «I
quattro hanno cominciato ad insultarla dandole della troia e anche di
peggio» –
racconta un testimone.
Purtroppo non è finita qui. Appena la capotreno è riuscita
faticosamente a chiudere le porte del treno, i 4 hanno cercato di
salire dai finestrini.
In quel momento, con il treno ancora fermo alla stazione, alcuni passeggeri si sono ribellati e hanno impedito ai 4 di salire sulla carrozza respingendoli ed impedendo loro di entrare dai finestrini. «Io e un altro passeggero che è intervenuto per impedire il fatto, ci siamo presi sputi, insulti e minacce dai quattro soggetti, ma alla fine non sono riusciti a salire ed il treno è partito» – spiega uno dei testimoni residenti in zona ancora sotto shock. Fin qui la storia raccontata dal testimone.
Lo
stesso gruppetto aveva avuto gli stessi problemi sul treno regionale
passato in precedenza dove erano stati fatti scendere ad Ala da un
capotreno perché privi di biglietto.
Il
funzionario della Polfer
– sentito telefonicamente – conferma che la centrale è stata
allertata
attraverso una segnalazione che riportava che qualcuno voleva salire
sul treno senza pagare il biglietto ma ha spiegato che non è potuta
intervenire per mancanza di personale in zona, che peraltro sarebbe
di pertinenza dei colleghi di Verona. I testimoni che ci hanno
portato a conoscenza dei fatti parlano anche di un poliziotto che era
presente in borghese sul treno.
Purtroppo
quanto successo è solo uno dei molti episodi che succedono sui treni
in Trentino e non solo dove vengono presi di mira in modo arrogante e
violento i capotreni il cui lavoro è di controllare i biglietti dei
passeggeri.
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