A
Sasso Marconi è arrivato 'Paenibacillus larvae' agente eziologico
della peste americana delle larve di ape. I controlli ne hanno
rintracciato un focolare in un apiario in via Mongardino gestito da
un apicoltore di Crespellano.
Del
fatto è stato informata l'amministrazione comunale che, al fine di
circoscrivere il pericolo e scongiurare il diffondersi della malattia
agli altri allevamenti, ha immediatamente provveduto a emanare
un'ordinanza per imporre all'operatore le azioni di profilassi
previste in questi casi:
ORDINANZA SINDACALE N. 22 DEL 16/08/2017
OGGETTO: FOCOLAIO PESTE AMERICANA
DELLE API
Visto
il Regolamento di Polizia Veterinaria; Viste le Linee guida per la
profilassi della peste americana in Emilia Romagna; Visto il Piano
integrato igienico-sanitario per la tutela delle api in Emilia
Romagna del 14/06/2010; Vista la nota del Ministero della Salute
7575-P del 18/04/2012 “Regolamento di Polizia Veterinaria Art.155
misure di controllo della Peste Americana”; Viste le Linee Guida
per la gestione dei focolai di peste americana delle api in Emilia
Romagna prot. PG/2013/77733 del 26/03/2013; Considerato che il
campione di favo di covata, prelevato da personale del Servizio
Veterinario dell’AUSL di Bologna presso l’apiario sito in via
Mongardino, inviato in data 13/07/2017 all’IZS sezione di Bologna,
ha dato esito positivo per Paenibacillus larvae, agente eziologico
della Peste americana delle api
Ordina
al titolare dell’apiario
- L’identificazione univoca e indelebile di tutti gli alveari che compongono l’apiario;
- Il blocco della movimentazione degli alveari e del materiale biologico vivo componenti l’apiario, fino ad estinzione del focolaio;
- La distruzione immediata degli alveari con malattia conclamata, la soppressione delle api deve essere effettuata con zolfo o altra sostanza idonea; qualora la prevalenza della malattia sia elevata è possibile valutare la distruzione dell’intero apiario;
- La disinfezione degli attrezzi contaminati con mezzi adeguati (immersione in soluzione bollente all’1% di soda caustica, lavaggio con soluzioni a base di ipoclorito e flambaggio, o irradiazione con raggi (gamma).
- La distruzione degli alveari infestati mediante incenerimento, in alternativa possono essere sottoposti a trattamento di bonifica con raggi gamma. In questo caso i favi contenenti le covate e parti non recuperabili vanno comunque distrutti mediante incenerimento. Il materiale destinato alla bonifica mediante irraggiamento va mantenuto inaccessibile alle api fino al trattamento.
- La consegna della certificazione attestante l’avvenuto trattamento di bonifica mediante raggi gamma, al servizio veterinario dell’Az.USL di Bologna.
Di dare atto che la presente ordinanza è esecutiva dalla data di sottoscrizione.
Lì, 16/08/2017LA VICE-SINDACO
LENZI MARILENA
Nessun commento:
Posta un commento