L'eolico
di Gabbiano è finito in tribunale. A portarlo all'attenzione dei
giudici di Bologna, l'avvocato del Comitato di cittadini 'Via le pale
dell' Acquafresca' che ha rilevato come l'acquisizione del terreno su
cui si intende istallare l'impianto eolico sia avvenuta senza
rispettare il diritto di prelazione dell'agricoltore confinante ,
cui, nel rispetto delle prescrizioni legali in materia, avrebbe
dovuto essere mandata l'informazione della transazione in corso per
consentirgli di acquistare lui il terreno a parità di condizioni.
Il
cantiere già predisposto è quindi ora inoperoso in attesa del
pronunciamento del giudice. Pronunciamento che tanti e soprattutto i
soci del Comitato, auspicano sia avverso alla ditta che si propone
la destinazione dell'area a impiantistica eolica e garantire così a
Monzuno l'integrità di uno dei più bei terrazzi panoramici che lo
caratterizzano.
Il
sindaco Marco Mastacchi, anche se non lo dice apertamente, pare
essere fra coloro che si augurano che la vicenda si risolva in modo
da soddisfare le attese dei residenti di Gabbiano e non solo. Si
limita a dire: “ Secondo le mie conoscenze sui precedenti di questo
tipo, il giudice dovrebbe trasferire il terreno all'agricoltore.
Comunque il processo si chiama anche 'scommessa davanti al giudice'
poiché l'esito è sempre incerto”.
Non
tutti hanno colto la novità con soddisfazione. C'è anche chi vede
nell'eventuale chiusura del cantiere una perdita di occasioni
occupazionali e, come si suol dire, a microfoni spenti poiché non
vuole trovarsi additato dai soci del comitato, lamenta l'imprudenza
dei proprietari del terreno ora sotto accusa in tribunale. “
Sarebbe bastato che avessero lasciato passare un anno dall'acquisto e
l'agricoltore confinante avrebbe perso il diritto di prelazione.
Invece hanno avviato i lavori pochi mesi dopo essere entrati in
possesso del terreno, allertando l'intera comunità quando ancora
l'azione di rivalsa era possibile. In tutto questo c'è poi lo
zampino del sindaco Mastacchi. Si dice che sia stato proprio lui a
far rilevare la pecca procedurale dell'acquisto. D'altronde viene dal
mondo agricolo e ben conosce la normativa in materia”, conclude il
deluso.
Riportiamo,
segnalata dall'instancabile Marco, la delibera del comune di Monzuno che riporta e chiarisce lo stato della 'vicenda
eolico' di Gabbiano
OGGETTO:
PRESA D'ATTO DELLE MISURE ADOTTATE DAL SUAP DELL'UNIONE DEI COMUNI
DELL'APPENNINO BOLOGNESE IN MERITO ALLA REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO
MINIEOLICO IN LOCALITA' "ACQUAFRESCA " NEL COMUNE DI
MONZUNO
LA
GIUNTA COMUNALE
PREMESSO che: • la Società “I Mulini” S.r.l di Loiano (BO) in data 13/12/2016 Prot. SUAP Unione n. 18210, ha presentato una PAS ai sensi del D.Lgs n.28/2011 per la realizzazione di un impianto mini eolico “Acquafresca” - in località Acquafresca nel Comune di Monzuno (BO); • a seguito della presentazione della PAS, sono stati acquisiti tutti gli atti di assenso/nulla-osta di competenza degli enti preposti, tra cui l'autorizzazione per effettuare lavori di scavo in area sottoposta a vincolo idrogeologico ( prot..8122 SUAP Unione del 15/5/2017);
VISTA la richiesta datata 1 agosto 2017, presentata dall'Avv. Federico Gualandi per conto del Comitato di cittadini “Via le pale dell'Acquafresca”, nella quale sono evidenziate principalmente le seguenti criticità: • difetto di legittimazione da parte della proponente, in quanto relativamente al terreno individuato per l'edificazione dell'impianto eolico è pendente azione legale davanti al Tribunale di Bologna per mancato riconoscimento della c.d. prelazione agraria (art.7, L.817/71 e art.8, L.590/65) in favore della proprietà confinante; • carenze istruttorie sulla collocazione dell'impianto, in relazione agli aspetti geologici, geotecnici e di sicurezza;
VISTA la comunicazione e-mail indirizzata al SUAP del 04/08/2017 prot. Unione n. 13262, con la quale il Sindaco di Monzuno richiede di procedere alla sospensione della PAS e di attivare contestualmente un procedimento in autotutela coinvolgendo gli uffici interessati in ambito idrogeologico e della tutela ambientale;
VISTA la comunicazione del SUAP di sospensione del titolo e avvio del procedimento di autotutela, prot.13409 del 08/08/2017, in base alla quale: • si richiede all'Area 3 Gestione del territorio ufficio vincolo idrogeologico dell'Unione e al Comune di Monzuno di valutare la possibilità di riaprire le istruttorie di competenza, al fine di: ▪ acquisire i necessari elementi utili per determinare l'eventuale illegittimità ex art.21-octies L. n.241/1990 e, di conseguenza, procedere ai sensi del successivo art.21-nonies. Si richiede in ogni caso di dare comunicazione a questo SUAP circa gli esiti del supplemento istruttorio entro 60 giorni dalla data odierna; ▪ adottare ogni iniziativa necessaria per tutelare l'interesse generale alla sicurezza; • si comunica alla ditta titolare della P.A.S. l'avvio di un procedimento in autotutela ai sensi dell'art.21-nonies L. n.241/1990. Tale procedimento rimane sospeso fino all'acquisizione degli esiti del supplemento istruttorio richiesto agli Uffici intestati e fino alla definizione della controversia pendente davanti al Tribunale civile di Bologna (GR 12110/17), al fine di stabilire l'eventuale
illegittimità
ex art.21-octies L. n. 241/1990, e, di conseguenza, procedere ai
sensi del successivo art.21- nonies; • in via cautelativa, si
sospende la P.A.S. per l'installazione di un impianto minieolico in
località Acquafresca di Monzuno da parte della Società “I Mulini
Srl” fino alla definizione del procedimento in autotutela;
RITENUTO di prendere atto delle misure adottate con la comunicazione SUAP prot. 13409 citata, in quanto le argomentazioni addotte risultano condivisibili a tutela degli interessi pubblici coinvolti e nella stessa indicati, in applicazione degli artt. 19 e 21 – nonies della legge n.241/1990;
DI DARE ATTO che il presente deliberato non richiede, così come previsto dall'art. 49, 1° comma, del D.Lgs 267/2000, il parere di regolarità tecnica trattandosi di mero atto di indirizzo politico;
CON VOTI unanimi favorevoli, espressi nei modi e nelle forme di legge,
DELIBERA
DI
PRENDERE ATTO delle misure adottate con la comunicazione SUAP prot.
13409 citata, richiesta da questa Amministrazione con nota del
Sindaco, in quanto le argomentazioni addotte risultano condivisibili
a tutela degli interessi pubblici coinvolti e nella stessa indicati;
DI
TRASMETTERE il presente provvedimento al SUAP dell'Unione dei Comuni
dell'Appennino Bolognese;
DI
DICHIARARE il presente atto immediatamente eseguibile stante
l’urgenza, ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D. Lgs. n.
267/2000, dopo successiva votazione unanime favorevole resa per
alzata di mano.
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