Personaggi
dell’Appennino. Parliamo di… Mazzucato.
Cultore
di scienze astronomiche, Michele T. Mazzucato ( nella foto) classe 1962 di origini
piemontesi-venete ma tosco-emiliano di adozione per motivi
lavorativi, è cofondatore (1998) e vicepresidente del Gruppo
M1 Astrofili Castiglionesi.
Membro di vari sodalizi scientifici è autore di oltre 150 lavori e
una decina libri a carattere scientifico-divulgativo. Ha scoperto
asteroidi nella Fascia
Principale
tra le orbite di Marte e Giove e nella Fascia transnettuniana di
Edgeworth-Kuiper,
tra cui il nono asteroide troiano di Nettuno nel punto langrangiano
L5 (in sigla 2011
HM102),
comete di tipo sungrazing,
novae, supernovae e stelle variabili… ma anche numeri primi.
Coinvolto
in varie ricerche scientifiche internazionali come lo Stardust@Home
project, per l’individuazione di polvere interstellare
“raccolta” dalla sonda Stardust della NASA (1999-2006),
cui ha analizzato centinaia di migliaia di immagini provenienti dallo
Space Science Laboratory dell’università della California e di cui
è componente del Red Team. I primi risultati, pubblicati nel 2014,
hanno portato all’individuazione di sette granuli di materia
interstellare ed è la prima volta che gli scienziati sono riusciti
ad osservarla in laboratorio e Mazzucato è coautore nelle relative
pubblicazioni scientifiche.
Sua
è anche la proposta, nel 2008 e accettata dal Ministero competente,
della prima emissione filatelica nazionale commemorativa
sull’astronomo italiano Giovanni V. Schiaparelli (1835-1910),
accomunati dal medesimo paese natale, in occasione delle celebrazioni
nel centenario della morte.
Ideatore
e propugnatore nel 2014 del Fondo Gruppo M1, composto da oltre 200
volumi e un’enciclopedia multimediale in 10 DVD dedicati
all’astronomia, che si trova presso la Biblioteca Comunale
“Gianfranco Righetti” di Castiglione dei Pepoli in via A. Moro 31
a disposizione dell’utenza di ogni età.
Coorganizzatore
del IV Congresso Nazionale dell’Italian Amateur Radio
Astronomy nel novembre 2007 a Camugnano presso le strutture del
centro ricerche ENEA del Brasimone e del XLVII Congresso Nazionale
dell’Unione Astrofili Italiani nel maggio 2014 accolto nella
struttura polivalente del Palapepoli a Castiglione dei Pepoli con
intervento, in questi territori, di personalità di spicco del mondo
scientifico astronomico italiano.
Accademico
Corrispondente dell’Accademia delle Scienze di Siena, dal 2005 un
asteroide porta il suo nome conferitogli dalla comunità scientifica
internazionale. Tra i suoi primati nazionali detiene quello per
numero di comete scoperte (tre nel 2006), per aver raggiunto 100
supernovae scoperte (progetto del Palomar Observatory, California
2011), per numero di numeri
primi
scoperti (nove nel 2014) a cui si aggiunge anche il primato del
numero primo composto da oltre un milione di cifre scoperto nel
gennaio scorso (qui
o qui
la notizia) e per aver raggiunto 1000 supernovae scoperte (progetto
del Pan-Starrs, Hawaii 2017) dal comunicato
del Centro Internazionale per le Scienze Astronomiche.
Un’attività
con eccellenti risultati scientifici internazionali che danno lustro
ai comuni dell’Alto Appennino bolognese interessati e prestigio
alla Città Metropolitana di Bologna tutta.
Ad
Majora!!
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