domenica 28 febbraio 2016

Marzabotto. Il sindaco Franchi scrive a Renzi: " Il Patto di Stabilità ci strozza ".

La lettera del sindaco Romano Franchi:

 

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Benissimo.
E gli altri sindaci perché tacciono?

Anonimo ha detto...

gli altri sindaci pd?

Anonimo ha detto...

anche a Marzabotto hanno preso l'annuncite

luigino ha detto...

Il sindaco può sempre vendere qualche cinghiali di quelli che lui ci tiene tanto fare avere a Zivieri.

Anonimo ha detto...

luigino non commento perchè mi verrebbe da dire una cosa offessiva nei tuoi confronti

Anonimo ha detto...

Forse è colpa delle scie chimiche...

luigino ha detto...

Diciamo le cose come stanno , se proprio non ne puoi fare a meno, offendi pure, domanda: chi è che di più, con il ruolo che ricopre ha sostenuto il programma di rivalutazione della carne da cinghiale attraverso la filiera di macellazione?Qualcuno si ricorda dove pascolano i cinghiali? Qualcuno si ricorda che questi animali sono diventati una risorsa per i macellai, e sempre di più un danno per chi ha un pezzo di terra, per chi ha un giardino, per il traffico automobilistico? Invece di vedere gli ungulati come un danno a cui porre rimedio, qualcuno ne trae un guadagno, e qualcuno un danno, perciò se tu sei un danneggiato, la penserai come me, se invece affraverso gli ungulati tu trai un compenso sarai dalla parte del sindaco, offendi pure se vuoi, ma non mi metterai a tacere, saluti.

Anonimo ha detto...

io non intendo mettere a tacere nessuno in quanto credo che l,argomento di cui tu parli non c,entra niente con la lettera che il sindaco ha scritto al presidente del consiglio Renzi non votato da noi sia di tutt'altro argomento contraccambio i saluti

luigino ha detto...

Non votato da noi chi? Non mi interessa più valutare le persone dal punto di vista politico (tutti uguali, nessuna novità, nessuna soluzione, nessuno che mi rappresenti), però la politica del "Presidente dell'unione dei comuni" sulla gestione faunisticovenatoria intesa come interesse economico per POCHI, si è trasformata in danno per tanti, e ogni tanto ricordarglielo non fa male. Inoltre non sono uscito dall'argomento, perchè chi fa politica ad alto livello deve accettare le critiche, perchè gli errori politici si pagano, questi errori possono essere: sia sopportare un Presidente del Consiglio non eletto da nessuno, sia sostenere una politica sbagliata sulla gestione faunisticovenatoria, ancora cordiali saluti.

Anonimo ha detto...


Gent.mo sindaco franchi tutto questo il presidente del consiglio autoelettosi due anni fa dopo il grande show delle primarie, lo sapeva e conosceva il patto di stabilità benissimo che altro non è
Caro sindaco non ci dice nulla di nuovo perchè il pd di renzi senza orrizzonti e ne ideali, rivelatosi di una incompetenza senza eguali, aveva un motto che era di non urtare il premier in carica, assieme alla casta dei politici di massima incompetenza di roma e compani.

Anonimo ha detto...

La solita lettera scritta alla "fenomeno" della situazione... Renzi aspettava Franchi per capire cos'era il patto si stabilità... Ma di cosa si lamenta poi il sindaco che alal fine ha scelto di governare Marzabotto assieme al partitone del premier in carica (illegittimamente)??? Quanta ipocrisia... gente aprite gli occhi

Cesare Zecca ha detto...

Già, il famoso centralismo democratico in combutta con l'ugualismo "sinistro".
Ovvero facciamo le stesse regole per un comune emiliano, Marzabotto e per Locri, per la voragine di bilancio di Catania e per Pordenone, per la provincia di Verbania e quella di Caserta.
Solo dei fessi o degli invasati possono pensare che in realtà così diverse possano e debbano esistere stesse regole.
E' una incredibile farsa ipocrita che fa danni colossali.
Non solo: l'internazionalismo sì global della sinistra pretende che l'ugualizzazione sia ancora più spinta e che la filiera del potere ancora più lunga, lontana, l'Europa, l'ONU, la galassia...

Anonimo ha detto...

onimo ha detto...

Anonimo Anonimo ha detto...

L' oscenità parte da qui. dal quotidiano il giornale.
La BCE acquista ogni anno un’enorme quantità di debito pubblico italiano, ma può continuare a farlo solo se l’Italia rimane ad un livello di certificazione da parte delle agenzie di rating pari a BBB-. E oggi ci troviamo proprio a questo punto, perciò Renzi è sotto ricatto: se il premier, che ha attaccato l’Europa, non obbedisce a Bruxelles e tiene duro le agenzie di rating declassano l’Italia e la BCE smette di comprare i titoli di stato. A meno che, attenzione, non sia la Troika a intervenire e a imporre all’Italia un piano di austerità molto severo, come quello della Grecia. Insomma, il dominus è Mario Draghi. Come volevasi, l' accordo x impoverire gli italiani è detto fatto con bruxelles, non lamentatevi italiani fate i buoni e pagate !!!!!!!