Riceviamo
e pubblichiamo:
C'era
una volta l'operatore dello sportello comunale che rilasciava una
carta di identità, protocollava una pratica edilizia e riceveva le
richieste di contributo sociale da parte di una famiglia in
difficoltà. Condizione ancora molto diffusa in tanti piccoli comuni
che però la nascita di servizi condivisi in Unione porterà a
ottimizzare
.
Dal
mese di febbraio infatti lo sportello sociale di Vergato è gestito
direttamente dall'Unione dei comuni dell'Appennino bolognese e si è
anche fisicamente trasferito dal municipio alla Casa della Salute.
Contestualmente sono già adesso operatori dell'Unione a gestire
questa funzione a Castiglione dei Pepoli, San Benedetto Val di Sambro
e Monzuno, mentre per gli altri comuni il percorso si concluderà nel
corso del 2017. Quando possibile l'AUSL metterà a disposizione i
suoi locali sul territorio proprio per favorire questo processo di
specializzazione del servizio.
Questo
passaggio non incide direttamente sul cittadino, perché gli
sportelli rimangono presenti sul territorio di riferimento, ma ha
rilevanza per l'organizzazione perché gli
operatori dell'Unione avranno un coordinatore unico, che lavorerà
con l'obiettivo di garantire standard equivalenti tra i vari comuni
dell'Unione,
e potranno essere specificatamente formati per il ruolo che andranno
a ricoprire. Si cercherà in questo modo di perseguire quelle
economie di scala con conseguente ottimizzazione delle risorse che il
piccolo ente da solo farebbe fatica a realizzare.
Non
dimentichiamo che le attività che la legge attribuisce agli
sportelli sociali sono numerose e variegate: informare i cittadini
sul sistema di offerta dei servizi pubblici e o del privato sociale
operanti nel territorio, orientare in modo personalizzato le persone
rispetto alle opportunità attivabili, promuovere il confronto con le
altre realtà locali, accompagnare il cittadino all’avvio del
percorso valutativo con l’assistente sociale, supportare il
cittadino nell’iter di richiesta di interventi e gestire
l’ammissione al beneficio solo per citarne alcuni.
La
nuova organizzazione permetterà anche un maggiore interscambio tra
l'operatore di sportello e l'assistente sociale, che ha il compito di
valutare caso per caso e in determinate circostanze favorire
l'accesso ai servizi socio-sanitari forniti dalle AUSL.
Tutto
ciò sarà facilitato dal fatto che con la nuova organizzazione anche
l'assistente sociale è un dipendente al servizio dell'Unione dei
comuni dell'Appennino bolognese.
Per
capire la portata di questi interventi occorre però fare un passo
indietro: i comuni
dell'Unione dell'Appennino bolognese hanno infatti conferito
all'Unione a partire dal 2014 la gestione dei servizi sociali, con
una profonda riorganizzazione degli stessi.
I
servizi sociali sono una delle attività più delicate, complesse e
difficili da gestire da parte di un ente pubblico, perché toccano da
vicino le vite dei cittadini che
affrontano momenti di fragilità o di non autosufficienza.
Trasferire pertanto un servizio così nevralgico per le
amministrazioni non è stato certo banale, specie su un territorio
come quello montano in cui gli spostamenti non sono sempre agevoli.
Per
questi e per altri motivi, prima di procedere alla delega di funzione
e ai relativi interventi organizzativi, l'Unione ha voluto procedere
con uno studio approfondito guidato dai responsabili dei servizi
nelle diverse realtà comunali. Si è infatti ritenuto opportuno
valorizzare le risorse interne e partire da chi conosce davvero le
esigenze del territorio non tanto per risparmiare ma perché si è
considerato che nessun consulente avrebbe potuto realizzare
altrettanto.
Dopo
la fase di studio, sono arrivati i primi risultati. Per
cominciare è nata l'Istituzione dei Servizi sociali, culturali ed
educativi. L'Istituzione
nasce, in primo luogo, con la finalità di riportare ad unità
gestionale i processi che caratterizzano i servizi sociali. La scelta
di creare l’Istituzione risponde esclusivamente ad una maggiore
flessibilità operativa. In capo all'Unione rimangono infatti la
definizione degli indirizzi e delle finalità, l'approvazione degli
atti fondamentali, la vigilanza.
A
presiederla è stato chiamato Maurizio Fabbri, sindaco di Castiglione
dei Pepoli.
Contestualmente
al conferimento dei servizi sociali in Unione è stata presa la
decisione di ritirare le deleghe alla AUSL per ciò che concerne gli
assistenti sociali.
In
altre parole i comuni, tramite l'Unione, sono tornati a gestire
direttamente un servizio altamente delicato ed essenziale come quello
dell'assistenza sociale professionale, anziché affidarsi a
professionisti esterni forniti dalla Azienda Sanitaria.
Una
volta creata la struttura, si è passati all'assetto della nuova
organizzazione, basata più sui processi di gestione che sulle
prestazioni erogabili, orientata ad interagire in modo flessibile con
le richieste dei cittadini.
I
servizi sociali sono stati strutturati in 5 aree, a seconda del tipo
di bisogno cui si propongono di rispondere: area cittadini non
autosufficienti, area edilizia popolare, area famiglia e minori, area
educativa e scolastica, area servizi sociali professionali.
L'obiettivo
che ci si è posti è stato insomma quello di avere aree omogenee in
grado di offrire lo stesso servizio su tutto il territorio e guidate
da un responsabile che potrà e dovrà specializzarsi in un profilo
predefinito. Ogni responsabile si troverà in altre parole ad
affrontare un bacino molto più ampio di utenti ma per un numero di
servizi limitati, rispetto alla tipica situazione dei piccoli comuni
del "responsabile tutto fare". Sono invece rimasti vicini
ai
cittadini,
sui territori comunali, quando possibile come già detto presso le
strutture della AUSL, tutti gli sportelli sociali, con un
coordinamento unico.
Le
aree che sono già partite a pieno regime sono quelle dei servizi per
i cittadini non autosufficienti mentre le altre stanno procedendo
speditamente verso un'integrazione che oltre che un'opportunità
diventa sempre più una necessità.
1 commento:
Si nota come manchi stranamente alcun accenno a Marzabotto?
Forse perchè viene già inteso dentro a Vergato?
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