La scritta multata |
Sdegnata
denuncia del segretario del Circolo PD di Monzuno Francesco Manieri nei confronti dell’amministrazione
comunale.
Il
segretario, esibendo il verbale di una multa di oltre 400 euro, elevata perché uno
striscione è stato esposto senza autorizzazione sulle pareti del Centro Sociale
di Vado, denuncia di essere incomprensibilmente vittima di persecuzione politica.
Il verbale |
La scritta
vuole condannare l’intenzione dell’amministrazione di alienare lo stabile.
In un lapidario
annuncio Manieri scrive: “L’amministrazione comunale risponde alle proteste contro la vendita del
Centro Sociale con la burocrazia e le sanzioni e individua nel Partito Democratico di
Monzuno il soggetto a cui elevare una contravvenzione di 437,60 euro per
l'esposizione di uno striscione all'esterno del Centro Sociale di Vado su cui
si legge: 'IL SOCIALE NON SI VENDE'.
Siamo
assolutamente stupiti di come l'Amministrazione continui a dimostrare così poca
attenzione e sensibilità di fronte ad un problema così grave. Decidere di
vendere l'unica struttura presente sul territorio dedicata al ritrovo, in
particolare, degli anziani, senza un confronto con chi gestisce il Centro,
ipotizzando alternative irrealizzabili è
radicalmente sbagliato.
Francesco Manieri |
La possibilità
di contestare e di dimostrare ‘contro’ quella che si ritiene un'ingiustizia, è
un diritto garantito dalla Costituzione.
Stiamo
comunque valutando l'ipotesi di ricorrere contro al provvedimento sanzionatorio”.
Marco Mastacchi |
Il sindaco
Marco Mastacchi liquida l’accusa come schietta strumentalizzazione del partito
di opposizione escogitata, proprio in periodo di campagna elettorale, al solo
scopo di assegnare al PD un alone di ‘vittima politica sacrificale che non si
arrende neppure contro l’accanimento vessatorio della maggioranza’. “Il
cartello è lì appeso da mesi” spiega Mastacchi, “ e in diverse circostanze abbiamo
invitato Manieri e la sua formazione politica a toglierlo sia perché privo delle opportune
autorizzazioni compresa quella della Provincia, poiché lo striscione si
affaccia su una strada provinciale, sia perché non è veritiero. Il Centro
sociale è più che protetto e nessuno vuole togliere questa importante presenza
a Vado. L’eventuale chiusura sarebbe in antitesi con ogni logica amministrativa
e politica e quindi non è nelle nostre intenzioni. L’occasione mi consente
invece di denunciare la tristissima campagna denigratoria nei confronti della
amministrazione comunale messa in atto
dall’opposizione aizzando senza ragione e strumentalizzando le fasce più deboli e più indifese, come le
realtà scolastiche e il centro sociale. La conseguenza è purtroppo un dialogo
fra sordi, in netto contrasto con quali sono le esigenze del Comune”.