sabato 22 marzo 2025

Area ex Pedretti: raccolte oltre 4.000 firme contro il palazzo di nove piani


Il primmo progetto

A Casalecchio di Reno si accende il dibattito sul futuro dell'area ex Pedretti, si legge oggi su Bologna Today. Il progetto per la costruzione di un edificio di nove piani, lungo circa 45 metri, con 47 alloggi, garage sotterranei e spazi commerciali ha scatenato le proteste di cittadini e forze politiche. Una petizione popolare ha raccolto oltre 4.000 firme per chiedere una "vera piazza" al posto del palazzo, mentre il centrosinistra locale si divide sulla questione.

La storia dell'area

L'ex Albergo Ristorante Pedretti, inaugurato nel 1910, fu distrutto da un bombardamento nella Seconda guerra mondiale, poi ricostruito e infine chiuso nel 2007. Nel 2019 l'edificio è stato demolito, lasciando spazio a nuovi progetti urbanistici.

La mobilitazione

I gruppi consiliari promotori della petizione (CentroSinistra per Casalecchio, Lista Civica Casalecchio, Gruppo Misto) denunciano il rischio di un intervento che cambierebbe radicalmente il volto della città:

"Più di 4.000 cittadine e cittadini di Casalecchio hanno firmato la nostra petizione popolare, a cui si aggiungono oltre 1.000 persone che lavorano, studiano o frequentano la città. Un movimento di popolo per dire no a un enorme sbaglio che ipotecherebbe il futuro della nostra città."

Secondo i promotori, la costruzione dell'edificio comprometterebbe la visibilità delle due eccellenze culturali cittadine, il Teatro e la Biblioteca/Casa della Conoscenza.

La proposta alternativa

I contrari al progetto non si limitano alla protesta, ma avanzano un'alternativa che concilia gli interessi di tutti i soggetti coinvolti. La proposta prevede:

·         Una riduzione della volumetria edificata nell’area ex Pedretti, con un palazzo più piccolo e spostato in un angolo della piazza.

·         La delocalizzazione di parte della volumetria in un'area di proprietà regionale dietro via Carbonari, dove il medesimo costruttore sta già realizzando altre palazzine.

·         Il mantenimento di un garage interrato in piazza del Popolo, con posti auto eccedenti la necessità del nuovo palazzo, che il privato potrebbe vendere o affittare.

I promotori chiariscono di non essere contrari alla costruzione, ma chiedono un diverso assetto urbanistico: "Nessuno ha parlato di espropri proletari. Il privato ha diritto a costruire, ma non può ignorare la volontà della comunità".

Divisioni nel centrosinistra

La vicenda ha generato tensioni anche all'interno del centrosinistra locale. I promotori della petizione invitano però a guardare avanti: "Non serve cercare colpevoli nel passato, ma unire le forze per trovare soluzioni condivise".

Il dibattito si inserisce in una fase di profonda trasformazione per Casalecchio, con progetti infrastrutturali come la Nuova Porrettana, l’interramento della ferrovia e la Linea Blu del tram. Secondo i critici, serve una visione d'insieme per evitare errori urbanistici: "È un'opportunità unica: bisogna coinvolgere la comunità nelle scelte e immaginare insieme la Casalecchio del futuro".

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Scusate il francesismo: si può dire che il progetto fa cacarissimo?

Anonimo ha detto...

C’è bisogno di alberi e giardini, non di altro cemento e polvere

Anonimo ha detto...

Se vuoi alberi e giardini non stai in città te ne vai oltre Sasso, più su'.