Il sindacato Usmia chiede un tavolo sulle acconciature
Il regolamento impone alle carabiniere che i capelli
non superino il bordo inferiore del colletto e non eccedano sotto le
sopracciglia, mantenendo un volume contenuto e ordinato.
Ma la conseguenza "è l'obbligo per molte donne
militari a raccogliere i capelli in uno chignon posteriore", che provoca
una serie di disagi, segnalati dal sindacato Usmia Carabinieri.
Con lo chignon, infatti, "le colleghe lamentano
cefalee, dolori cervicali e difficoltà ergonomiche - viene spiegato - ma
emergono anche criticità specifiche durante la guida dei veicoli di servizio,
dove lo chignon va a battere contro il poggiatesta, rendendo scomoda e meno
sicura la postura. Lo stesso accade quando si indossano caschi da ordine
pubblico o caschi antiproiettile". Il sindacato chiede al comando generale
dell'Arma di attivare un tavolo tecnico sulle acconciature delle donne in
uniforme, per individuare soluzioni.
A presentare la proposta è Teresa Panza, responsabile del
dipartimento Pari opportunità di Usmia Carabinieri: "È un tema concreto
che incide sul benessere quotidiano delle operatrici. Serve buon senso e
confronto per trovare soluzioni compatibili con la disciplina militare ma
attente alla salute e alla funzionalità del servizio". "Non si tratta
solo di estetica - aggiunge il segretario generale Carmine Caforio - ma di
salute, sicurezza, efficienza e benessere delle donne che operano in uniforme.
Mal di testa, dolori cervicali, e incompatibilità con caschi e Dpi sono solo
alcune delle problematiche segnalate da molte colleghe". (Foto e testo di ANSA)
3 commenti:
Bravissimi, un plauso grande come una casa! Avanti così
Lo chignon e' bello, ma la salute di piu'. Basta che l'acconciatura sia ordinata come si richiede ai colleghi maschi.
Forse contribuiscono il giubbotto antiproiettile e la mitraglietta a tracolla.
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