lunedì 24 marzo 2025

Carabiniere e obbligo di chignon, 'cefalee e disagi coi caschi'

 Il sindacato Usmia chiede un tavolo sulle acconciature




Il regolamento impone alle carabiniere che i capelli non superino il bordo inferiore del colletto e non eccedano sotto le sopracciglia, mantenendo un volume contenuto e ordinato.

Ma la conseguenza "è l'obbligo per molte donne militari a raccogliere i capelli in uno chignon posteriore", che provoca una serie di disagi, segnalati dal sindacato Usmia Carabinieri.

Con lo chignon, infatti, "le colleghe lamentano cefalee, dolori cervicali e difficoltà ergonomiche - viene spiegato - ma emergono anche criticità specifiche durante la guida dei veicoli di servizio, dove lo chignon va a battere contro il poggiatesta, rendendo scomoda e meno sicura la postura. Lo stesso accade quando si indossano caschi da ordine pubblico o caschi antiproiettile". Il sindacato chiede al comando generale dell'Arma di attivare un tavolo tecnico sulle acconciature delle donne in uniforme, per individuare soluzioni.
    A presentare la proposta è Teresa Panza, responsabile del dipartimento Pari opportunità di Usmia Carabinieri: "È un tema concreto che incide sul benessere quotidiano delle operatrici. Serve buon senso e confronto per trovare soluzioni compatibili con la disciplina militare ma attente alla salute e alla funzionalità del servizio". "Non si tratta solo di estetica - aggiunge il segretario generale Carmine Caforio - ma di salute, sicurezza, efficienza e benessere delle donne che operano in uniforme. Mal di testa, dolori cervicali, e incompatibilità con caschi e Dpi sono solo alcune delle problematiche segnalate da molte colleghe".
 (Foto e testo di ANSA) 

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravissimi, un plauso grande come una casa! Avanti così

Anonimo ha detto...

Lo chignon e' bello, ma la salute di piu'. Basta che l'acconciatura sia ordinata come si richiede ai colleghi maschi.

Anonimo ha detto...

Forse contribuiscono il giubbotto antiproiettile e la mitraglietta a tracolla.