La
Consigliera regionale Marta Evangelisti, Presidente del Gruppo di Fratelli
d’Italia - Giorgia Meloni, ha presentato un’interrogazione alla Giunta
dell’Emilia-Romagna in merito ai progetti per la realizzazione di impianti
eolici nei comuni di Camugnano e Castiglione dei Pepoli.
Due impianti eolici nel mirino
Le
due proposte in esame riguardano:
·
Santa Chiara Energia S.r.l., con sede a Milano, che ha
presentato un progetto per un impianto da 27 MW con 6
pale eoliche, avviando il procedimento nell’aprile 2024.
·
Energia Pulita Tre S.r.l., con sede a Potenza, che propone un
impianto da 30 MW con 7 pale eoliche,
corredato da un sistema di accumulo da 8 MW. Il procedimento è
stato avviato nel giugno 2024.
Le nuove procedure di VIA
Secondo
quanto emerso dai siti istituzionali, entrambi i progetti sono stati sottoposti
a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA):
·
Santa
Chiara Energia S.r.l. ha avviato una procedura di VIA nazionale,
con una nuova richiesta per un impianto da 36 MW.
·
Energia
Pulita Tre S.r.l. ha presentato una domanda per una VIA regionale,
relativa al progetto denominato “Eolico Camugnano”.
Criticità e interrogativi
L’interrogazione
pone l’attenzione su diversi aspetti critici:
·
Impatto ambientale e paesaggistico: gli impianti sorgerebbero in
un’area naturalistica di pregio, habitat di specie protette e interessata da
movimenti migratori.
·
Proteste delle comunità locali: la popolazione teme ripercussioni
sul turismo e sull’economia locale, oltre a una possibile svalutazione degli
immobili.
·
Rischi geologici e idrici: le aree individuate per le
installazioni presentano zone a rischio frana e sono ricche di sorgenti.
·
Effetti su fauna e allevamenti: il rumore e le vibrazioni delle
pale potrebbero disturbare la fauna selvatica e il bestiame.
·
Occupazione: non risultano dichiarate ricadute dirette in termini di
posti di lavoro.
Richieste alla Regione
La
Consigliera Evangelisti chiede alla Giunta:
·
Se
siano state presentate opposizioni ai provvedimenti di improcedibilità emessi
da ARPAE.
·
Se
la Regione fosse già a conoscenza della nuova proposta di Santa Chiara Energia
S.r.l. con l’aumento di potenza.
·
Quale
sia lo stato dei procedimenti amministrativi relativi ai due progetti.
·
Se
siano in corso confronti con le amministrazioni locali e le comunità
interessate.
·
Quali
garanzie possano essere offerte rispetto alla solidità finanziaria della Santa
Chiara Energia S.r.l., società di recente costituzione con un capitale sociale
di soli 10.000 euro.
L’interrogazione solleva quindi importanti interrogativi sulla compatibilità di questi impianti con il territorio e sulle conseguenze a lungo termine per l’Appennino bolognese.
1 commento:
Le energie alternative inutili
il woke inutile
la transizione energetica inutile
il riscaldamento globale inesistente
la pandemia inesistente,
prendiamo le armi prima che ci obblighino a mandare i figli in guerra.
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