giovedì 27 marzo 2025

Confisca da oltre 4 milioni a imprenditore considerato “socialmente pericoloso”

 


I finanzieri del Comando Provinciale di Bologna hanno eseguito la confisca definitiva di beni per un valore complessivo di circa 4,4 milioni di euro nei confronti di un imprenditore 50enne di origini campane, residente da anni nel capoluogo emiliano. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e sostenuta in appello dalla Procura Generale di Bologna, è stata resa definitiva dal pronunciamento della Corte di Cassazione, che ha confermato il sequestro disposto nel settembre 2022 dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Bologna.

Tra i beni confiscati figurano sette immobili, situati principalmente nel centro storico di Bologna e di Riccione, alcuni dei quali destinati ad attività commerciali, tra cui un noto ristorante-pizzeria nel capoluogo emiliano e un bed & breakfast nelle vicinanze. Sono inoltre stati sottratti all’imprenditore disponibilità finanziarie per oltre 1,6 milioni di euro e una società titolare delle suddette attività.

L’uomo era stato arrestato tra il 2018 e il 2020 insieme ad altre sei persone per un sistema di “fallimenti pilotati a catena”, che gli avrebbe permesso di accumulare ingenti somme di denaro attraverso frodi fiscali ed evasione. Le indagini condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno evidenziato una “pericolosità economico-finanziaria” dell’imprenditore, il cui “curriculum criminale” è segnato da reati di natura tributaria, fallimentare e patrimoniale.

Gli approfondimenti investigativi hanno rivelato che l’uomo aveva costruito un vero e proprio “tesoretto” di circa 9 milioni di euro, nonostante redditi dichiarati per appena 400 mila euro in 25 anni. Parte delle somme veniva trasferita su conti esteri, in particolare presso una banca croata, per poi essere reintrodotta in Italia e reinvestita in attività immobiliari e commerciali.

La confisca rientra nella strategia della Guardia di Finanza per contrastare l’inquinamento del tessuto economico e restituire alla collettività beni accumulati attraverso attività illecite, a tutela degli imprenditori che operano nel rispetto delle regole.

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