L'installazione entrerà ufficialmente nel circuito Big Bench oggi
Anche
Rocca di Roffeno entra a far parte del circuito delle Big Bench, le celebri
panchine giganti che stanno conquistando l'Italia e l'Europa. Dopo
l'installazione sulle sponde del lago di Castel dell'Alpi, il suggestivo borgo
immerso nei boschi di Castel d'Aiano accoglie la sua panchina panoramica, che
sarà inaugurata ufficialmente oggi, domenica 23 marzo.
L'iniziativa
si inserisce nel progetto Big Bench Community Project, ideato
nel 2009 dal designer americano Chris Bangle, che ha visto la creazione di
oltre 400 panchine in tutto il mondo, con altre 70 attualmente in fase di
realizzazione. La panchina di Rocca di Roffeno è la numero 391 e, come tutte le
altre, è stata costruita senza l'impiego di fondi pubblici, grazie al
contributo di volontari e sponsor locali. Ogni installazione deve rispettare
precisi criteri, tra cui la scelta di una posizione panoramica e l'accessibilità
gratuita al pubblico.
La sindaca di Castel d'Aiano, Rossella Chiari, ha sottolineato l'importanza dell'iniziativa per il territorio: “Le panchine giganti sono un fenomeno in crescita, capace di attirare visitatori e valorizzare il nostro paesaggio. Questo progetto rende il nostro paese ancora più accogliente e interessante, un luogo ideale per fermarsi, rilassarsi e ammirare la bellezza che ci circonda. Sedersi su una Big Bench è un'esperienza unica: ci si sente piccoli di fronte all'imponenza dell'oggetto, ma allo stesso tempo grandi, immersi nello spazio e nella natura, con quella stessa meraviglia che si provava da bambini”.
2 commenti:
Siamo alle solite. Continua la sbornia di terminologie inglesi per stupire gli italiani. Ma come si fa a sostenere che "la grande panchina" conferisce un valore aggiunto al territorio? Come i "graffiti" spacciati per opere artistiche? Ma quando mai! Smettetela e pulite i fossi che è più utile e salutare al territorio! Certe americanate lasciatele fare a quelli lì! AUGURI
Bellissima la panchinona...solo che devi pregare, se vuoi raggiungerla in bici passando da rocca di roffeno, di non ammazzarti nella traccia della fibra profonda
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