di Angelo Farneti
Presidente
Circolo LEGAMBIENTE SettaSamoggiaReno APS
Il Circolo
Legambiente SettaSamoggiaReno ribadisce la propria contrarietà al progetto di
un edificio di nove piani nell’area ex Pedretti di Casalecchio di Reno ,
ritenendolo inadeguato per dimensioni e impatto paesaggistico. La struttura,
prevista su un’area già fortemente urbanizzata, avrà una lunghezza di circa 45
metri, un’altezza di 32 metri e ospiterà 47 alloggi, altrettante autorimesse
interrate e spazi destinati ad attività commerciali.
Secondo
Legambiente, la realizzazione dell’edificio rischia di alterare le
caratteristiche edilizie del contesto e di aprire la strada a nuove costruzioni
di grandi dimensioni, aggravando la saturazione del territorio. L’associazione
sottolinea come Casalecchio, un tempo luogo di villeggiatura tra le colline e
il fiume Reno, sia stato progressivamente trasformato in un’area a prevalente
vocazione commerciale, con un’espansione incontrollata di supermercati,
capannoni e centri commerciali.
Legambiente
chiede che le scelte urbanistiche siano guidate da criteri di sostenibilità e
qualità della vita, evitando ulteriori interventi che snaturino il territorio.
Per questo, l’associazione sollecita soluzioni più razionali e rispettose
dell’equilibrio ambientale e sociale della zona.
7 commenti:
Casalecchio è una ruota per criceti in cui possono entrare solo i criceti più danarosi, molti fanno debiti è riescono a entrare, altri se ne vanno e si salvano, piccola consolazione Bologna è peggio.
Una foto nuova. Un palazzo su una montagnetta di terra?
"palazzo" è una parola grossa... diciamo uno scatolone per polli in batteria.
Una piscina nella buca sarebbe meglio.
Abbiamo già un EcoMostro sulla collina di via Belvedere... ce ne manca giusto un altro in centro al paese.
Pero', dai, fa pendant con il parcheggione pieno di auto.
Gli architetti di oggi hanno solo frequentato le scuole per geometri? 4 righe su un foglio virtuale e progettano e nasce un palazzo? Tirano altre Quattro righe per i balconi. L’albergo Pedretti aveva un suo perché. Fatto in mattoni (il rosso di Bologna). In stile liberty, con torre e un giardino con siepi e alberato, con tavoli in giardino. Bello da vedere. Bello da vivere. Questo nuovo progetto di palazzo cosa rappresenta? fatto di cemento armato colorato di bianco e fatto per proprietà private nel centro del paese? Meglio propendere verso il “green”. Questa è la mia idea. Poi anche il costruttore avrà le sue buone ragioni. Però pensate a “qualcosa” di fatto meglio. Questo progetto mi sembra davvero brutto. Ridateci un po’ “ di quella bellezza” un po’ medievale, un po’ ottocentesca ma anche “liberty” che caratterizza questa città. Mantenete un’etica come cittadini e amministratori. E non solo per il tornaconto economico.
“nel costante confronto tra cultura e vita della città…”
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