mercoledì 19 marzo 2025

Confagricoltura lancia l'allarme: "Danni ingenti da fauna selvatica, agricoltori in difficoltà"

 Il presidente Venturi: "Le nostre aziende sono in crisi. Necessario un intervento urgente"



Il settore agricolo affronta una crisi sempre più grave a causa dell'incontrollata proliferazione della fauna selvatica. A denunciarlo è Confagricoltura Bologna, che evidenzia i danni significativi subiti dalle aziende agricole del territorio. "Ungulati, fagiani, oche selvatiche, nutrie, lepri, corvi, colombacci e persino i parrocchetti dal collare stanno mettendo a dura prova le coltivazioni, con danni che si intensificano con l'arrivo della primavera", afferma Davide Venturi, presidente dell'associazione.

Secondo Confagricoltura, i terreni appena seminati sono sempre più spesso presi d'assalto da stormi di volatili, rendendo inefficaci gli strumenti di prevenzione attualmente a disposizione degli agricoltori. Particolarmente complessa appare la gestione delle oche selvatiche, che non rientrano tra le specie cacciabili, lasciando gli agricoltori privi di soluzioni efficaci. A questa problematica si aggiunge l'emergenza cinghiali, i cui danni non si limitano ai raccolti ma rappresentano anche un rischio per la sicurezza stradale.

Nel 2024 le richieste di indennizzo per danni da fauna selvatica inoltrate dagli agricoltori bolognesi sono state centinaia. Tuttavia, spiega Venturi, la burocrazia rallenta i risarcimenti e i fondi stanziati non coprono adeguatamente le perdite reali. "Gli agricoltori si trovano a fronteggiare il problema in solitudine, senza strumenti tempestivi ed efficaci. Se non si interviene al più presto, il rischio è la chiusura di molte aziende già provate da altre difficoltà", avverte il presidente di Confagricoltura Bologna.

A preoccupare gli agricoltori non è solo la fauna selvatica, ma anche la crescente presenza del lupo, ormai diffuso non solo nelle aree montane, ma anche in pianura. "La questione non può essere ignorata. Servono piani di gestione adeguati per proteggere le imprese agricole e zootecniche", sottolinea Venturi, che chiede l'apertura di un tavolo di confronto con le istituzioni per trovare soluzioni efficaci. L'obiettivo è garantire un equilibrio tra la tutela delle aziende agricole e la salvaguardia della biodiversità.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Piove poco, piove molto, troppo sole, poco sole, siccità, alluvione, sempre dietro a piangere, con tutti i vantaggi che hanno, vanno in manifestazione con trattori da 150/200 mila euro, come avranno fatto a pagarli?

Anonimo ha detto...

Il sig. Venturi può spiegare come e dove avvengono questi fatti “esecrabili” dovuti alla fauna selvatica?

Anonimo ha detto...

di certo non su facebook

Anonimo ha detto...

Non siamo allo sbando ma poco ci manca.

Anonimo ha detto...

Ai due anonimi sopra, state scherzando? In che mondo vivete? Dove vivete nella fantastica realtà della Bologna a 15 minuti? Evitate di starnazzare di cose che non capite, gli agricoltori sono la salvezza dell'ambiente, senza di loro tutto marcisce e frana, il loro impegno in ore investite e debiti economici da sopportare per l'acquisto di macchine agricole appunto AGRICOLE, per resistere sul territorio e per non abbandonarlo è eroico. Grazie alla mentalità che esprimete nei due commenti sopra si capisce che siete tra i colpevoli anche solo indirettamente dell'immissione di animali estranei al nostro ambiente soprattutto montano, gli ungulati, i lupi, sono un danno per i residenti ma che ne capite voi cianciatori che l'investimento maggiore fatto negli ultimi 30 anni è stato un cellulare telefonico, rimanete nel vostro quartiere limitato ai 15 minuti, e non passate più in appennino neanche per fare una camminata, di voi si può fare a meno, speriamo che le istituzioni smettano di guardare a voi e comincino a sopperire ai diritti negati ai residenti appenninici, perciò basta piste ciclabili, tanto non ci va nessuno, in alternativa, comperatevi un campo da coltivare, un bosco da mantenere, provate a staccarvi dal tubo nutritivo che chiamate Bologna, tra l'altro ormai città pessima.

Anonimo ha detto...

Signori capiscioni, non vorrete far credere che va tutto bene "madama la marchesa"?
I trattori che costano, i fatti esecrabili e che altro? Volete negare che ci siano danni da ungulati, danni da incidenti stradali per attraversamenti di bestioni di oltre un quintale?
Che delusione immensa! Siete voi che negate l'evidenza gli esecrabili! VERGOGNA!

Anonimo ha detto...

Quale sarebbe la soluzione? Prendere a fucilate tutti gli animali che hanno fame? Se non sbaglio per cinghiali, caprioli e cervi ci sono i “selezionatori “. Fagiani e lepri sono anni che non ne vedo (e in via di estinzione o allevati) e che vengano definiti “responsabili” di danni “ingenti” la vedo una forzatura gratuita. I danni ingenti son dovuti alle alluvioni continue. Anonimo delle 15:18 anche gli altri animali, oltre te e me, devono mangiare per vivere. Le “oche selvatiche” ? Ma dove sono? Mai viste come emergenza e mai viste o sentite come responsabili a “distruggere”campi coltivati. Forse esistono sono solo nei sogni di gente con problemi.

Anonimo ha detto...

VERGOGNA! Vi hanno finanziato per creare agriturismo al 100%100, vi siete rifatti la casa nuova, poi è vero che hanno calato, finanziamenti per terra biologica, vi lasciano vendere i vostri prodotti diventando commercianti, finanziamenti per il rinstallo animali, poi per abbatterli, pagate un 1/5 versamenti INPS, rispetto a tutte le altre categorie e vi lagnate che la pensione è bassa, per non parlare della mano d'opera in nero perpetrata da alcuni, ANCORA PEGGIO NON VOLETE LA CRITICA.

Anonimo ha detto...

Se l'agricoltore non lavora tu muori di fame, avete un problema che è risolvibile solo riaprendo i manicomi, Basaglia si è sbagliato, voi andate ricoverati immediatamente, state costruendo una narrativa contro gli agricoltori intenzionamente, politicamente siete dei nemici, fin troppi sono i vincoli per rimanere sulla terra agricola, la vostra invidia non è motivata se non si capisce che state lavorando per i grossi potentati economici che grazie a voi rastrelleranno tutte le terre desertificandole magari con infiniti campi fotovoltaici che vi piacciono tanto vi ribadisco il già scritto continuate a vivere nella città 15 minuti che ci ha già emerginato, NON PASSATE PER L'APPENNINO, NON VI VOGLIAMO, STATE ALLA LARGA.

Anonimo ha detto...

Se fare l'agricoltore è tutta sta bazza, perchè non lo diventate pure voi? Terra ce ne può essere per tutti, attenzione però, la terra è bassa.

Anonimo ha detto...

Tutti proveniamo dal mondo dell'agricoltura, siamo consci che la terra o la stalla non conosce festa o malattia, bisogna andare, MA FARE RIFLESSIONI DA BAR NON FUNZIONA, il discorso verte sui vantaggi dati alla vostra categoria, METTETE ONELINE LA DENUNCIA IRPEF PROCAITE, che ci facciamo 4 risate.

Anonimo ha detto...

Secondo qualcuno di voi, gli imprenditori agricoli hanno molti benefici dallo Stato e sconti fiscali importanti per cui possono sopportare i danni causati da questa fauna selvatica introdotta scientificamente per i guadagni di altri. Io credo che proprio VOI non andrete mai a fare gli imprenditori agricoli perché state meglio dietro alle scrivanie al calduccio d'inverno e al fresco d'estate! VERGOGNA!

Anonimo ha detto...

..il nemico c’è.. ma non siamo noi cittadini..Le proteste degli agricoltori in Europa lo hanno evidenziato… spese in aumento, burocrazia, sempre meno guadagni e riconversione produttive per scoreggie di bovini e carne sintetica. Per questo non si può condividere il post di Confagricoltura. È deviante, sposta il “bersaglio” o la causa sui reali problemi attuali. Come tutti quei commenti che vengono scritti in MAIUSCOLO.