venerdì 21 marzo 2025

Sicurezza a Borgonuovo: incontro tra istituzioni e forze dell'ordine

 


 

Si è tenuto a Pontecchio Marconi un incontro dedicato al tema della sicurezza nella zona di Borgonuovo, con particolare attenzione ai furti e agli episodi di microcriminalità registrati nell’area del centro commerciale.

L’iniziativa è nata in risposta alle segnalazioni dei cittadini e segue la recente riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, durante la quale il Comune ha sollecitato Prefetto e Questore a intensificare i controlli sul territorio.

All'incontro erano presenti il sindaco di Sasso Marconi, Roberto Parmeggiani, il capitano Giorgia De Acutis, comandante della Compagnia Carabinieri di Bologna Borgo Panigale e il maresciallo Emanuele Manieri, comandante della Stazione Carabinieri di Sasso Marconi. L'obiettivo era fare il punto sulla situazione, confrontarsi con le istituzioni e discutere strategie di prevenzione per migliorare la sicurezza pubblica.

Al centro del dibattito è finita la presenza dell’HAB Villa Angeli, struttura che dal maggio 2024 ospita una trentina di minori non accompagnati. Il sindaco Parmeggiani ha ricordato i numerosi interventi delle forze dell’ordine a Borgonuovo e ha proposto di valutare il trasferimento dei soggetti più problematici. Ha inoltre sottolineato gli incontri già avviati con i commercianti per rafforzare la sorveglianza e annunciato che dalla prossima settimana entrerà in funzione il controllo di vicinato.

Il capitano De Acutis ha evidenziato l'importanza della collaborazione tra tutte le parti coinvolte per affrontare il problema. "Non si tratta di baby gang, ovvero gruppi che agiscono in modo strutturato e continuativo – ha spiegato – ma di aggregazioni spontanee che si formano occasionalmente per compiere atti illeciti". Ha poi ribadito la necessità di segnalare tempestivamente i comportamenti molesti al numero di emergenza 112, anziché alla caserma di Sasso Marconi, non operativa 24 ore su 24. Inoltre, ha sottolineato l'efficacia della videosorveglianza, sia pubblica che privata, come strumento di prevenzione.


È intervenuto anche il capogruppo di minoranza in Consiglio comunale, Stefano Pedrelli, che ha sollevato dubbi sulla gestione dei controlli nei confronti degli ospiti di Villa Angeli. Ha inoltre ricordato che per il funzionamento della struttura sono stati stanziati fondi significativi, pari a 700 mila e 600 mila euro. Pedrelli ha lamentato l’assenza di percorsi di integrazione o di inserimento lavorativo per i minori ospitati e ha chiesto chiarimenti su chi abbia la responsabilità di vigilare sul loro comportamento.

Le istituzioni hanno risposto spiegando che Villa Angeli è un centro di accoglienza di primo livello, dove la permanenza dei minori è generalmente breve, rendendo difficile avviare progetti di integrazione o occupazione. Infine, è stato sottolineato che dietro ogni atto illecito c’è spesso una situazione di disagio, motivo per cui è necessario affrontare il tema della sicurezza con un approccio equilibrato.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Perchè un minore immigrato che delinque non viene subito rimpatriato ?

Anonimo ha detto...

Si continua a giocare, in un modo che è difficile non leggere come cattiva fede, sul significato tecnico di Baby-Gang. Purtroppo quando subisci un furto, un atto vandalico sulla tua proprietà o un atto di violenza sulla tua persona o su quella di una persona cara, sapere se il branco di ragazzi che hai davanti è qualificabile o meno come Baby-Gang dal punto di vista sociologico non interessa tantissimo. Quello che interessa è che i colpevoli vengano puniti e messi in condizione di non nuocere ad altri.
Se non si è in grado di offrire questa tutela, purtroppo, il resto suona un po' come il latinorum di Azzeccagarbugli.

Anonimo ha detto...

In effetti il termine “strutturati” è deviante. Ma “ laggregazione” spontanea per delinquere la trovo ancor più preoccupante. Forse si è in attesa, di non intervenire in modo “pesante” ..per capire.. Se questi giovani non trovano una loro “opportunità di integrazione” sociale diventeranno un altro problema da risolvere o contenere. Però spetta alle istituzioni trovare una soluzione. Le opportunità di lavoro non mancano. Sempre se hanno voglia di lavorare…