giovedì 20 marzo 2025

Palazzo Comelli apre le porte per le Giornate FAI di Primavera

 



In occasione delle Giornate FAI di Primavera, sabato 22 e domenica 23 marzo, si terrà un'apertura straordinaria di Palazzo Comelli, gioiello storico situato a Camugnano. L'evento, organizzato dal Gruppo Studi Cesare Mattei APS in collaborazione con il FAI - Delegazione di Bologna, offrirà visite guidate al nuovo percorso espositivo all'interno del palazzo.

Un viaggio nella storia tra arte e cultura

I visitatori potranno scoprire le bellezze architettoniche e storiche di Palazzo Comelli attraverso un itinerario esclusivo, con partenze ogni 15 minuti. L'iniziativa rappresenta un'occasione unica per immergersi nella storia del territorio e ammirare dettagli inediti di questa residenza d'epoca.

Oltre alla visita del palazzo, sarà possibile esplorare altre meraviglie locali, tra cui l'Oratorio di Santa Maria in Porcole, il Museo Mattei e la mostra fotografica "Per Antichi Sentieri". Inoltre, la Chiesa di Bargi aprirà le sue porte per arricchire ulteriormente l'esperienza culturale dei partecipanti.

Orari e informazioni utili

Le visite guidate si svolgeranno nella fascia oraria 10:00-13:00 al mattino e 14:00-17:00 nel pomeriggio. Non è necessaria la prenotazione, permettendo così un accesso libero a tutti gli interessati. Per maggiori dettagli, è possibile contattare l'organizzazione via email all'indirizzo info@palazzocomelli.com o ai numeri 333.3561233 e 339.6924649.

Un'esperienza immersiva con servizi aggiuntivi

Per rendere la visita ancora più piacevole, all'interno del complesso sarà presente una caffetteria e un bookshop, dove i visitatori potranno acquistare testi e materiali dedicati alla storia locale.

L'evento si inserisce nel quadro delle Giornate FAI di Primavera, un'iniziativa nazionale che ogni anno apre al pubblico siti di interesse storico, artistico e culturale normalmente non accessibili. Palazzo Comelli si conferma così come una tappa imperdibile per gli amanti del patrimonio italiano e per chi desidera riscoprire le radici dell'Appennino bolognese.



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