martedì 18 marzo 2025

Maltempo, il capo della Protezione Civile Ciciliano a Bologna: "Per troppi anni è mancata manutenzione"

 

Michele de Pascale e Fabio Ciciliano



“Per la prima stima dei danni occorre ancora tempo, ma per quanto riguarda le allerte e le misure precauzionali noi non possiamo sapere in anticipo quello che accadrà. Per troppi anni abbiamo dimenticato di fare una gestione ordinaria dei nostri territori”. Nella sede regionale della Protezione Civile, il capo nazionale Fabio Ciciliano ha fatto il punto della situazione dopo i giorni di maltempo. Ciciliano, in visita a Bologna dopo un passaggio prima ai Campi Flegrei e poi in Toscana – anche quest’ultima alle prese con l’allarme meteo nelle scorse ore -, ha incontrato il presidente della Regione Michele de Pascale.

 “Il nostro territorio nazionale per il 94% del territorio è a rischio idrogeologico e la regione Emilia-Romagna è uno di questi territori”, ha affermato Ciciliano in merito alla sicurezza delle persone che vivono nella regione, e che in poco meno di due anni hanno subito tre alluvioni e vivono nella paura a ogni ondata anomala di maltempo.

Riguardo all’ultima emergenza, Ciciliano ha affermato che “Abbiamo avuto un rapporto diretto e costante, una collaborazione nei momenti dell’emergenza senza la quale il risultato sarebbe potuto essere meno efficace. Meglio quindi una scuola chiusa in più che rischiare la vita anche di una sola persona”.

“Ogni fiume in Emilia-Romagna, ha bisogno di spazi di laminazione.  A breve definiremo con il Commissario Curcio e il governo un nuovo pacchetto di opere, sulla base delle risorse disponibili”, ha aggiunto de Pascale.


Auspicabile una valutazione della Protezione Civile sulle strade di collina e montagna

Dopo le recenti alluvioni che hanno colpito il territorio, si attende una seconda valutazione da parte della Protezione Civile, questa volta focalizzata sulle strade di collina e montagna, spesso trascurate nei piani di manutenzione.

Secondo quanto emerge, gli enti preposti alla gestione della viabilità sembrerebbero aver sottovalutato un aspetto cruciale: la manutenzione delle scoline stradali. Questi canali di scolo, essenziali per il deflusso delle acque piovane, se non mantenuti in efficienza possono trasformare la rete viaria in un pericoloso vettore di dissesto idrogeologico.

Infatti, come già osservato in tutte e tre le più recenti alluvioni, l’acqua piovana, priva di un adeguato sistema di drenaggio e regimazione, si riversa incontrollata sulle strade, contribuendo all’innesco di frane e smottamenti. Le conseguenze sono gravi: interruzioni della viabilità, danni alle infrastrutture e ingenti costi per il ripristino.

La speranza è che questa nuova valutazione possa portare a un intervento strutturale e programmato, in grado di prevenire ulteriori emergenze e garantire maggiore sicurezza alla rete stradale collinare e montana.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Si continuerà a fare poca o nulla manutenzione : basta vedere quanto è stato fatto sulla provinciale delle Ganzole che a distanza di quasi due anni non è ancora stata riparata !

Anonimo ha detto...

Alleluja

Anonimo ha detto...

Abbiamo lasciato il governo della nave ai cuochi di bordo.
I risultati parlano da soli. Io aggiungo la parola VERGOGNA!

Anonimo ha detto...

Il Sindaco di Bologna Lepre è il migliore Sindaco che Bologna ha mai avuto, trasformerà Bologna nella città del 3000, sarà una città benedetta e stimata e copiata da tutte le città europee, perchè bologna non è più una città italiana ma è una città d'europa, l'europa è umanità, dove non trovi europa non esiste umanità. Lepore ci innalzerà sopra ogni popolo.

Anonimo ha detto...

Lepore sistemi subito le Ganzole!

Anonimo ha detto...

È un articolo “serio”?

Anonimo ha detto...

Non pensavo.. ma direi che siamo messi ancora male. Ci vengono a dire quello che già sapevamo da tempo. Riunioni per confermare problemi e come siam messi male. Moolto confortante. È il poi..?