giovedì 27 marzo 2025

Recuperati 87 documenti storici: restituite preziose carte all'Archivio di Stato di Bologna

 



Un'importante operazione dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) ha permesso di restituire all'Archivio di Stato di Bologna 87 documenti storici risalenti al XVIII secolo. La cerimonia di riconsegna si è svolta nella sala Cencetti del Complesso Monumentale dell’ex Convento dei Monaci Celestini, sede dell’Archivio.

Le carte archivistiche, appartenenti alla serie “Diversorum” del Fondo dell’Assunteria della Camera del Senato Cittadino, documentano la costruzione del “Nuovo Teatro Pubblico”, oggi noto come Teatro Comunale di Bologna. Datate tra il 1745 e il 1770, le unità documentarie comprendono manoscritti e stampe che illustrano l’assegnazione dei palchi, le spese edilizie e le disposizioni del Senato dell’epoca.

Il recupero è stato possibile grazie a un'indagine avviata dopo una segnalazione della Soprintendenza Archivistica di Bologna, che aveva individuato i documenti in vendita su una nota piattaforma e-commerce. La libreria antiquaria che li deteneva è stata al centro di un'operazione investigativa condotta dai Carabinieri TPC di Bologna, con il supporto tecnico della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Emilia-Romagna e dell’Archivio di Stato. Le verifiche hanno confermato l’autenticità e la provenienza delle carte, ricondotte al corpus originario.

Tra i documenti recuperati spiccano le minute delle corrispondenze con cui il Senato autorizzava pagamenti alle maestranze e regolava le concessioni edilizie, fornendo un’importante testimonianza sulla costruzione del Teatro, progettato dall’architetto Antonio Galli Bibiena e realizzato da Michelangiolo Galletti nel 1761, dopo la distruzione per incendio del teatro Malvezzi nel 1745.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, ha portato alla denuncia in stato di libertà di un commerciante locale per ricettazione di beni culturali. Su disposizione del magistrato, i documenti sono stati restituiti all’Archivio di Stato di Bologna, loro legittimo custode.

L’operazione sottolinea l’importanza della collaborazione tra i Carabinieri TPC e gli organi del Ministero della Cultura nella tutela del patrimonio storico. Grazie a questa sinergia, la collettività potrà nuovamente accedere a un prezioso tassello della storia bolognese, destinato a essere valorizzato attraverso progetti di fruizione e studio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Come mai?