Battistini: “ Soddisfazione per un risultato atteso da centinaia di cittadini che da anni chiedevano la fine di questo scempio”. L’assessora Balzotti: “Reno Splash sospeso per rispetto, non per punire. Serve un cambio culturale”
Il grave episodio di presunta violenza sessuale avvenuto nella notte tra l’11
e il 12 luglio al Parco Peppino Impastato di Marzabotto, durante il festival musicale “RenoSplash”, organizzato dall’associazione
Montagna del Suono, ha portato alla presa di distanza dell'Amministrazione comunale di Marzabotto dal festival .
Il caso è approdato anche in Senato, con un’interrogazione a firma del Senatore
Maurizio Gasparri (FI), che ha denunciato come il festival, già noto per
episodi di consumo di droga, si trasformi regolarmente in un rave party.
Gasparri ha chiesto chiarimenti al Ministro dell’Interno sulla gestione
dell’evento, sui controlli effettuati e sulla mancata sospensione immediata della manifestazione dopo
la notizia del presunto abuso.
Il gruppo consiliare "Voce per Marzabotto" a sua volta ha immediatamente depositato un’interpellanza scritta
indirizzata al Sindaco Valentina Cuppi,
accusando l’Amministrazione di gravi
omissioni: pur avendo richiesto la sospensione dell’evento dopo la
denuncia di stupro, la manifestazione è proseguita
senza interruzioni, sollevando interrogativi sulla reale volontà di
tutelare la sicurezza pubblica.
Il gruppo chiedeva, tra le altre
cose:
·
Perché
non sia stato disposto uno sgombero
immediato;
·
Chi
fosse responsabile della sicurezza;
·
Se
fosse stata prevista la presenza di una
società privata di vigilanza;
·
Se
fossero stati effettuati controlli
sull’uso di stupefacenti, dato il precedente sequestro di piante di
marijuana in un’edizione passata;
· Per quale motivo l’evento sia tornato nel centro abitato, dopo essere stato spostato a Monte Sole negli anni scorsi.
Le ragioni che hanno portato alla sospensione del Reno
Splash Festival sono state riportate dall’assessora Concetta Balzotti ( nella foto) in risposta all’interpellanza e per chiarire la posizione del Comune: “Non condividiamo pienamente la ricostruzione dei
fatti fatta dal gruppo VOCE di Marzabotto, perché la dinamica dell’episodio non è ancora
accertata.”
La decisione di interrompere il festival, ha sottolineato,
“non è stata presa per cercare colpevoli o
puntare il dito, ma per rispetto, vicinanza e assunzione di responsabilità. È
ora di smettere di far finta di nulla.”
Balzotti denuncia poi un clima culturale di
indifferenza e lassismo, che ha portato a minimizzare comportamenti gravi,
soprattutto tra i giovani: “Abbiamo trasmesso
il messaggio che qualsiasi cosa facciano, non ci sono conseguenze. Anche tra
gli adulti, l’impegno è diventato motivo di scherno.”
In attesa di chiarezza sull’episodio,
il Comune esclude per ora il ritorno del festival nella formula attuale: “Anche senza reati accertati, serve una
riflessione collettiva. Il cambiamento comincia da noi.”
Infine,
l’appello: “Basta
arroganza e superficialità. Fermiamoci a valutare, con onestà, dove possiamo
fare meglio.”
A
margine dell’incontro consiliare, Morris Battistini ( nella foto) ha voluto esternare la sua
soddisfazione:
“Dopo anni di denunce e interpellanze, Forza Italia Marzabotto annuncia la fine del Reno Splash Festival sul territorio comunale. È il frutto di una battaglia politica lunga 13 anni,” ha dichiarato. “Oggi vincono il buonsenso e la legalità. Abbiamo agito per il bene della nostra comunità,” ha concluso.

1 commento:
Quanto impegno politico e morale. Tutto presunto. In attesa di indagini?
Per la crescente violenza giovanile metropolitana e quotidiana? Novità?
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