martedì 22 luglio 2025

Porrettana, disastro annunciato: caos nella prima giornata lavorativa con i bus sostitutivi

 

Foto d'archivio 


La prima giornata a pieno regime lavorativo con il servizio sostitutivo della linea ferroviaria Porrettana si è trasformata in un vero e proprio caos. Lo denuncia, con parole dure, il Comitato per la Ferrovia Porrettana, che da giorni lanciava l’allarme su una pianificazione ritenuta insufficiente.

Durante un recente incontro dedicato ai servizi scolastici, il Comitato aveva richiesto a Regione e Trenitalia una tabella dettagliata delle salite e discese per ciascun treno, così da contribuire alla definizione di un numero adeguato di autobus sostitutivi. La risposta? Una tabella generica, con medie giornaliere del tutto inutili per la programmazione concreta.

«È evidente – dichiara Valerio Giusti, portavoce del Comitato – che la Regione ha scelto di relegare i comitati dei pendolari a semplici spettatori di un disastro annunciato. Non siamo stati minimamente coinvolti nella progettazione del servizio sostitutivo, e oggi ne vediamo i risultati».

Tra i pendolari, la rabbia è palpabile. Il Comitato ha raccolto numerose segnalazioni che fotografano una situazione insostenibile:

  • «Il bus delle 5:04 da Vergato era già pieno. Abbiamo viaggiato in piedi e ammassati come bestie. In più hanno caricato monopattini e bici. Uno solo alla mattina non basta».
  • «Partiti stipati come in un carro bestiame. Alcuni non sono nemmeno riusciti a salire. L’autista ha consigliato di aspettare il successivo. Ma come può un solo bus sostituire un treno che già viaggia pieno?»
  • «I treni mattutini hanno quattro carrozze e viaggiano quasi pieni anche d’estate. Un solo autobus da 50 posti non può bastare».
  • «Hanno tanto parlato di aumento dei passeggeri, ma poi non prevedono i mezzi necessari. Chi ha organizzato il servizio è davvero competente?»
  • «Il bus delle 5:23 da Marzabotto non si è fermato: troppo pieno. Nessuna comunicazione agli utenti in attesa. Un gruppo diretto a Napoli ha rischiato di perdere tutte le coincidenze».
  • «Dove sono i nostri amministratori comunali e dell’Unione dei Comuni?»
  • «A Lama il bus si è fermato per dire che era pieno. Alla fine ci ha fatti salire, ma alcuni hanno viaggiato in condizioni precarie. Così si scoraggia l’abbonamento».
  • «Anche l’anno scorso si è partiti con due bus lasciando a terra le persone. Solo dopo giorni si è passati a tre. Si dovrebbe fare il contrario: partire con abbondanza di mezzi».

Il Comitato ricorda di essere attivo dal 2003, e di aver sempre svolto il compito di dare voce ai pendolari. «Continueremo a raccogliere e rilanciare le denunce dei cittadini, perché questo servizio è indecente – conclude Giusti – e purtroppo siamo solo all’inizio».

 

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Dei veri geni organizzativi.

Anonimo ha detto...

Si puo salire sul tetto del bus come fanno in India o in altri paesi? E' una soluzione

Anonimo ha detto...

Quelli in monopattino pero' potrebbero fare Bologna-Porretta senza usare l'autobus, e forse arrivano prima.