La Guardia di Finanza di Bologna, con il supporto dei
colleghi di 13 diversi comandi provinciali (tra cui Roma, Milano, Firenze,
Venezia, Verona, Ravenna, Padova, Treviso, Como, Novara, Lodi, Terni e
Potenza), ha eseguito un sequestro di prevenzione patrimoniale per un valore
complessivo di circa 36,5 milioni di euro
nei confronti di un’imprenditrice emiliana.
Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Bologna –
Sezione Specializzata Misure di Prevenzione, riguarda un vasto patrimonio
composto da società operanti nel commercio
di materie plastiche e ferro, nonché nel settore immobiliare.
Secondo quanto accertato dalle Fiamme
Gialle, i beni sequestrati risultano sproporzionati
rispetto ai redditi ufficialmente dichiarati dalla donna, la quale,
nel tempo, è stata condannata in via
definitiva per una serie di reati economico-finanziari commessi in
diverse regioni italiane.
Le indagini, condotte dal Nucleo di
Polizia Economico-Finanziaria di Bologna e coordinate dalla Procura della
Repubblica di Reggio Emilia, sono partite da uno screening volto a individuare
soggetti potenzialmente destinatari di misure patrimoniali, come previsto dal Codice antimafia.
Gli investigatori hanno ricostruito
l’esistenza di un articolato sistema societario, formalmente intestato a
prestanome ma di fatto controllato
dall’imprenditrice e dai suoi due figli, attraverso il quale venivano
ottenuti finanziamenti bancari – anche
garantiti dallo Stato – utilizzati per fini personali e familiari.
Il sequestro ha riguardato 38 immobili tra fabbricati e terreni
situati nelle province di Reggio Emilia, Modena, Rimini, Milano, Lodi e Padova,
5 autoveicoli, 94 rapporti bancari attivi, 12 partecipazioni societarie, 147.200 euro in contanti, 19 orologi di pregio e vari gioielli, per un valore totale superiore
a 36,5 milioni di euro.
L’operazione testimonia l’impegno
costante della Guardia di Finanza nella lotta
all’accumulazione illecita di ricchezza, a tutela della legalità
economica, della libera concorrenza
e della sana imprenditoria.

1 commento:
Un plauso alla Guardia di Finanza, come sempre. Avanti così!
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