martedì 29 luglio 2025

Prostata: a Bologna disponibile la nuova tecnica mini-invasiva con il vapore acqueo

 L’iperplasia prostatica benigna colpisce fino al 90% degli uomini over 85. La terapia è già attiva a San Giovanni in Persiceto e presto anche al Sant’Orsola. 


Comunicato congiunto Azienda USL di Bologna - Policlinico di Sant'Orsola


 Una nuova tecnica mini-invasiva per il trattamento dell’iperplasia prostatica benigna (IPB) è ora disponibile a Bologna in regime di Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Si tratta di una procedura innovativa che utilizza vapore acqueo per ridurre il volume della prostata, migliorando significativamente la qualità della vita dei pazienti, con un impatto minimo sul decorso post-operatorio.

Il trattamento è già in uso presso l’Urologia dell’Azienda USL di Bologna, nella sede di San Giovanni in Persiceto, primo presidio territoriale a renderla accessibile gratuitamente, e sarà presto disponibile anche presso l’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola.

La nuova metodica si aggiunge agli interventi già disponibili e sarà proposta a pazienti selezionati, in base alle loro condizioni cliniche, con l’obiettivo di ampliare l’offerta terapeutica, ottimizzare i tempi di attesa per gli interventi chirurgici e razionalizzare l’uso dei posti letto.

Una patologia diffusa e impattante

L’iperplasia prostatica benigna è un ingrossamento non tumorale della ghiandola prostatica che, comprimendo l’uretra, ostacola il normale flusso urinario. Ne soffre circa il 50% degli uomini oltre i 60 anni e fino al 90% degli over 85. I sintomi più comuni includono frequente bisogno di urinare, getto urinario debole o irregolare, urgenza minzionale e necessità di alzarsi più volte la notte.

L’intervento con vapore: rapido, efficace, mini-invasivo

La tecnica prevede un intervento endoscopico in sedazione leggera, eseguito in Day Hospital, durante il quale viene introdotto un ago sottile attraverso cui viene rilasciato vapore acqueo nella prostata. Il calore distrugge parte del tessuto prostatico in eccesso, riducendone il volume e ripristinando la funzione urinaria, senza compromettere le principali funzioni sessuali. I benefici sono avvertibili già dopo pochi giorni.

Una risposta innovativa alle liste d’attesa

“La procedura è particolarmente indicata per pazienti giovani e sintomatici, soprattutto se desiderano preservare l’eiaculazione – spiegano la dott.ssa Roberta De Stefano, direttrice dell’Urologia di San Giovanni in Persiceto, e Santo Lupo, responsabile del progetto –. Inoltre, permette di trattare fino a 10 pazienti nella stessa giornata, con un impatto importante sulle liste d’attesa”.

A sottolineare l’importanza dell’innovazione anche il prof. Eugenio Brunocilla, Direttore dell’Unità Operativa di Urologia del Policlinico di Sant’Orsola: “Si tratta di una patologia benigna ma altamente impattante sulla qualità della vita. I risultati di questa nuova tecnica sono percepibili già nei primi giorni. È fondamentale ricordare che questa si aggiunge, e non sostituisce, le tecniche già in uso: la scelta terapeutica rimane sempre personalizzata, in base alle esigenze del singolo paziente”.

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