Sabato 26 luglio, alla presenza di numerosi cittadini,
autorità locali, rappresentanti delle forze dell’ordine e delle associazioni
del territorio, si è celebrato il decimo anniversario dell’apertura del punto
vendita Carrefour di Pian del Voglio,
gestito dalla famiglia Coviello.
Per l’occasione, i titolari hanno
voluto ringraziare la comunità con un gesto concreto: la donazione di un defibrillatore destinato a
rafforzare la sicurezza del territorio. Un’iniziativa accolta con grande
apprezzamento, simbolo di gratitudine verso clienti e cittadini che hanno
accompagnato l’attività in questo decennio di crescita.
Nel corso della cerimonia, sono stati
rivolti ringraziamenti a tutte le persone che hanno reso possibile il
raggiungimento di questo traguardo: dalla famiglia Coviello al personale del
punto vendita, fino al gruppo Carrefour, che ha creduto nel progetto e nel
valore di investire in un’area montana come quella dell’Appennino bolognese.
“Quest'attività,
nei suoi primi dieci anni, è diventata parte integrante della nostra comunità”, ha dichiarato il sindaco di San Benedetto Val di Sambro,
Alessandro Santoni.
“È un traguardo che porta con sé
soddisfazione per i risultati ottenuti — in termini di occupazione, accesso a
prodotti di qualità e sviluppo locale — ma che ci invita anche a riflettere
sulle difficoltà dei piccoli comuni, come la progressiva riduzione dei servizi
essenziali, a partire da quelli bancari. Questa realtà dimostra che anche nei
centri più piccoli è possibile crescere e innovare, mantenendo vivi il senso di
comunità e la solidarietà. La donazione di un defibrillatore è un investimento
prezioso in termini di sicurezza, un gesto che ringraziamo profondamente”.
A sottolineare l’importanza del momento
è stato anche Maurizio Fabbri, presidente
dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, che ha
parlato di un esempio virtuoso di responsabilità sociale d’impresa:
“Il gesto della famiglia Coviello
testimonia come, nei territori montani, il valore della comunità conti quanto —
se non più — di quello economico. Quando un’attività commerciale di successo
decide di restituire qualcosa alla collettività, si rafforza il legame tra
impresa e territorio. Con questo defibrillatore, il crinale dell’Appennino
bolognese guadagna un presidio sanitario in più, che si integra nella rete
esistente e arricchisce l’intero territorio”.
L’iniziativa
ha rappresentato non solo un momento di festa, ma anche un segnale di fiducia e
visione per il futuro delle aree interne, spesso penalizzate dalla carenza di
servizi ma capaci di esprimere grandi potenzialità grazie al lavoro di
famiglie, imprese e istituzioni che scelgono di investire in coesione e
prossimità.


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