Al nuovo modello organizzativo lavorano 16 medici sul territorio
È stato presentato oggi a Bologna il Team cure
intermedie territoriale, un modello organizzativo sviluppato dall'Ausl e dal
Policlinico di Sant'Orsola per curare gli anziani fragili direttamente a casa
loro, evitando accessi inappropriati in pronto soccorso e ricoveri ospedalieri
destabilizzanti.
Il progetto coinvolge 16 geriatri che affiancano, a
questa attività, la gestione di 17 posti letto di geriatria ospedaliera a
Budrio (Bologna) e seguono le 9.800 persone con disturbi cognitivi assistite
dall'Ausl bolognese, collaborando con 57 Cra.
Il modello, che funziona da tre mesi, si articola su tre
livelli. Il primo prevede consulenze telefoniche dal lunedì al venerdì in tutti
i distretti dell'Ausl di Bologna. Il secondo consiste nella presa in carico
multidisciplinare, durante incontri settimanali del team in cui vengono
valutati integralmente i casi più complessi: già questo secondo livello propone
visite geriatriche a domicilio programmate. Il terzo, attivo dal 5 maggio in
via sperimentale solo nel distretto di Bologna, garantisce interventi
domiciliari entro 72 ore per situazioni instabili o complesse. Durante le
visite può anche richiedere il ricovero temporaneo in Cra o in ospedale
saltando il pronto soccorso. In tre mesi il team ha preso in carico 682 persone
con 757 colloqui telefonici, 381 briefing multidisciplinari e 589 visite
domiciliari. Il terzo livello ha coinvolto 83 persone in due mesi.
"È un passo avanti verso una sanità più vicina e umana,
capace di integrare territorio, ospedale e digitale. Oggi, con una popolazione
che invecchia e presenta profili epidemiologici sempre più complessi, è
fondamentale potenziare il territorio", commenta la direttrice generale
dell'Ausl di Bologna Anna Maria Petrini. "Servizi come la geriatra a
domicilio e l'orto geriatria sono un esempio concreto di come ogni polo
sanitario - ospedale, territorio, medicina di base - debba lavorare in sinergia
e coordinamento per garantire continuità, linearità e centralità della
persona", afferma la direttrice del Policlinico di Sant'Orsola Chiara
Gibertoni.
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