giovedì 24 luglio 2025

"Alleanza Verdi Sinistra presenta un’interrogazione in Regione sul lotto edificabile dell’ex albergo Pedretti, oggi area vuota nel centro di Casalecchio di Reno."

 5.000 firme contro il nuovo edificio di 9 piani nell’area. Chiesto alla Regione di intervenire



Nel cuore del centro storico, tra la Casa della Conoscenza e il Teatro Comunale “Laura Betti”, da anni si estende un lotto di terreno vuoto: è l’area dell’ex albergo Pedretti, chiuso nel 2007 e demolito nel 2019. Su questo spazio, secondo lo strumento urbanistico attualmente vigente, è prevista la possibilità di edificare fino a 5.000 metri quadrati fuori terra, con destinazioni d’uso miste: residenziale, commerciale, direzionale e alberghiera. Il piano prevede anche l’obbligo di destinare il piano terra a funzioni commerciali o direzionali, una superficie di vendita massima complessiva di 2.000 mq, la possibilità di costruire fino a nove piani fuori terra (oltre a un piano interrato) e la riqualificazione del parcheggio pubblico antistante, di proprietà della Regione Emilia-Romagna.

Tuttavia, il progetto ha sollevato un’ondata di proteste da parte della cittadinanza. A inizio 2025 è stata avviata una petizione popolare che ha raccolto oltre 5.000 firme – 4.000 residenti e più di 1.000 persone che lavorano, studiano o frequentano Casalecchio – per dire “no” a quella che definiscono “un mostro di 9 piani” e “sì” a una nuova piazza pubblica per il centro della città.

Chi si oppone all’attuale piano propone un’alternativa urbanistica: costruire un edificio di dimensioni più contenute, spostato in un angolo della piazza, e trasferire la volumetria restante su un’altra area, attualmente di proprietà della Regione, situata dietro via Carbonari – l’ex deposito della linea ferroviaria Casalecchio–Vignola. In quella zona, lo stesso proprietario del lotto ex Pedretti sta già realizzando alcune palazzine.

Secondo i promotori della proposta, il garage interrato in piazza del Popolo resterebbe, offrendo posti auto in eccesso rispetto alle necessità del nuovo edificio e garantendo al privato la possibilità di vendere o mettere a reddito parte della struttura. L’obiettivo è duplice: salvaguardare l’investimento del privato e consentire la cessione di una porzione dell’area ex Pedretti al Comune per realizzare la nuova piazza, in cambio del terreno dietro via Carbonari.

Le ex aree ferroviarie già nel piano di dismissione regionale

L’area dell’ex deposito ferroviario è già individuata nel nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG) in adozione come zona di rigenerazione urbana per il comparto Sozzi–Piave–Carbonari. La realizzazione di una nuova palazzina in quest’area, secondo i promotori, rappresenterebbe un’opportunità per migliorare viabilità e sosta nella zona.

Inoltre, le ex aree ferroviarie, già dismesse, sono state inserite nel Piano di alienazione e valorizzazione del patrimonio non strategico della Regione Emilia-Romagna (PavER), approvato con Delibera di Giunta n. 324 del 10 marzo 2025. I beni, non più funzionali all’attività ferroviaria, sono attualmente in gestione a Ferrovie Emilia-Romagna s.r.l.

L’interrogazione alla Regione: “Disponibili alla cessione? Servono bonifiche?”

Alla luce di queste considerazioni, un’interrogazione a risposta scritta è stata presentata alla Giunta regionale e all’assessore competente per chiarire tre aspetti:

1. Se siano in corso contatti tra il Comune di Casalecchio di Reno e la Regione per la cessione delle ex aree ferroviarie della linea Casalecchio–Vignola.

2. Se l’area dell’ex deposito debba essere sottoposta a bonifica ambientale, e a chi spetterebbe eventualmente questo onere.

3. Se le ex aree ferroviarie possano essere rese disponibili in tempi rapidi, nel caso il Comune avanzasse richiesta formale.

La risposta della Regione è attesa nei prossimi giorni.

 

10 commenti:

Anonimo ha detto...

domande giuste

Anonimo ha detto...

Ottimo!
Avanti così!

Anonimo ha detto...

Li ci dovrebbe stare una piazza, del verde, uno spazio eventi per fare respirare il centro di Casalecchio.

Chissa' se anche qui come a Milano non ci si sia allargati troppo belle concessioni, il Pedretti non aveva certo 9 piani.
Gli scatoloni di cemento che vadano a farli altrove.

Anonimo ha detto...

https://www.liberoquotidiano.it/news/politica/43488775/elisabetta-piccolotti-come-vogliono-far-fuori-lady-fratoianni/

Anonimo ha detto...

Alleanza verdi sinistra? ma per carità sono soggetti ultra europeisti, il IV reich in persona.

Anonimo ha detto...

Le aree ferroviarie devono rimanere aree ferroviarie. Dopodomani, potrebbero essere utili per trasporto merci, ripristino dei binari una volta esistenti, etc.
Le aree ferroviarie non sono aree per speculazione edilizia.
Peraltro, Casalecchio abbisogna di nuovo cemento?

Anonimo ha detto...

Il trasporto merci sulla Porrettana è stato smantellato a metà anni '90 con la dismissione di tutti gli scali in tutte le stazioni incluso lo scalo di Bologna Ravone e quello di Bologna Arcoveggio, e la Porrettana non ha più collegamenti diretti con nessuno dei due smistamenti di Bologna: San Donato e Interporto.
Le aree indicate sono di competenza locale: ex ATC ora Tper, quindi regione.
Di quali prospettive di traffico merci stai blaterando?

Anonimo ha detto...

Baciati i gomiti che qualcuno ha raccolto le firme e le presenta.

Anonimo ha detto...

Bum!
Si tratta dell'ex deposito locomotive della ferrovia Casalecchio Vignola, un capannone dismesso dal 2018.
È un'area già edificata e in via di disfacimento, riqualificarla e' già in pratica la sua destinazione d'uso.

Anonimo ha detto...

Casalecchio: un baratro senza fine.