giovedì 17 luglio 2025

Emergenza-urgenza, Nursind Emilia-Romagna chiede un tavolo di confronto

Rodigliano: “Non accetteremo riforme calate dall’alto. La voce degli infermieri va ascoltata”



 “È il momento di affrontare con serietà la questione dell’emergenza-urgenza in Emilia-Romagna. Gli infermieri non possono essere esclusi dalle scelte che li riguardano”. A lanciare l’appello è Antonella Rodigliano, segretaria regionale del Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche, che chiede l’apertura urgente di un tavolo regionale di confronto sulle criticità del sistema sanitario, alla luce delle recenti discussioni in Commissione Sanità.

“Abbiamo partecipato all’incontro in Regione — spiega Rodigliano — ma non basta essere ascoltati: serve un confronto reale e costruttivo. Vogliamo parlare del ruolo essenziale degli infermieri, del carico di lavoro ormai insostenibile, delle retribuzioni ferme da anni, del mancato riconoscimento delle competenze professionali”.

Il sindacato sottolinea la necessità di protocolli chiari e coerenti con i diversi contesti operativi, in particolare nei percorsi dell’emergenza-urgenza. “Servono professionisti formati e valorizzati — prosegue Rodigliano — per garantire un servizio efficace e sicuro. Senza un riconoscimento concreto del nostro ruolo, il sistema rischia di crollare”.

Nursind contesta inoltre la visione parziale offerta dai dati ufficiali. “Le medie sugli interventi e sui mezzi di soccorso non raccontano la realtà quotidiana — aggiunge — fatta di turni massacranti, organici insufficienti e un benessere lavorativo sempre più compromesso. Il nostro obiettivo è portare proposte concrete al tavolo, non slogan, ma dobbiamo avere voce”.

Infine, il sindacato avverte sul rischio di riforme imposte dall’alto, scollegate dalle reali necessità del sistema. “Chi meglio degli infermieri, che operano ogni giorno sul campo, può indicare priorità e soluzioni efficaci?”.

“Aprire un tavolo regionale — conclude Rodigliano — significa riconoscere il valore della nostra professione, agire per la sicurezza dei cittadini e costruire una sanità pubblica davvero di qualità, che non si limiti ai numeri”. 

1 commento:

Anonimo ha detto...

L'Occidente moderno, avvolto nella retorica del progresso e del razionalismo, si rivela sempre più come lo specchio inquieto di una civiltà smarrita, incapace confrontarsi con le proprie ombre.